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Fiumi di cocaina in Italia e in tutta l’Europa con la ‘ndrangheta leader nell’import

Piero Innocenti il . Criminalità, Droga, Mafie

Le indagini chiariranno se c’è lo “zampino” della mafia calabrese (come si vocifera ngli ambienti investigativi) nei sequestri di ventitre tonnellate di cocaina, in pochi giorni, effettuati in due distinte operazioni, nei porti di Amburgo e di Anversa, in coordinamento con la polizia olandese, belga e le rispettive dogane.

Parte dell’ingente sequestro di cocaina (record in Europa), occultato in un container a bordo di una nave salpata dal Paraguay, pare fosse destinata a rifornire non solo il mercato europeo ma avesse come destinazione anche Israele. I porti olandesi, belgi e tedeschi sono quelli dove arrivano i maggiori quantitativi di cocaina dal Sud America come ci ricordano i rapporti dell’EMCCDA, l’Osservatorio europeo sulle droghe e sulle tossicodipendenze (l’ultimo resoconto è del 2020 ma con dati del 2018, indica in oltre 53ton la cocaina sequestrata in Belgio, 40 ton nei Paesi Bassi, più di 8 ton in Germania).

Gli “affari”, dunque, vanno sempre a gonfie vele con il narcotraffico superando anche tutti gli ostacoli e limitazioni che sorgono con la grave emergenza sanitaria che vive tutta l’Europa e da noi, anche a febbraio da poco terminato, non sono mancate interessanti operazioni antidroga delle forze di polizia.

Tra queste il sequestro di 205kg di cocaina occultati in un doppiofondo ricavato nel pianale di un Tir guidato da un cittadino slovacco e controllato dai poliziotti nell’area di servizio di San Nicola la Strada (Caserta). Ed ancora cocaina, un chilogrammo, quella trovata nell’abitazione di un giovane albanese a Sansepolcro (Arezzo) che aveva anche organizzato un vero e proprio laboratorio in casa per il confezionamento della droga.

Gran da fare anche per i finanzieri ed il personale delle dogane di Fiumicino dove, ogni giorno, si registra un movimento consistente di persone, incluse corrieri, che trasportano droghe occultandole in vari modi. Così, nel giro di pochi giorni ne sono stati arrestati sette (maliani, ucraini, brasiliani), con il sequestro complessivo di oltre 18kg tra eroina e cocaina. Eroina, circa un chilogrammo, quella nascosta all’interno di un passeggino da un marocchino che è stato arrestato a Reggio Emilia dagli agenti della Mobile appena sceso da un taxi.

Non sono mancati sequestri di hashish (oltre una tonnellata complessivamente in tutto il Paese) come è successo a Calderara di Reno (Bologna) con un trentenne, non nuovo a simili traffici, trovato a sistemare una ottantina di chilogrammi in una rimessa e per questo ammanettato dai poliziotti. E’ andata male anche ad una senegalese intercettata a Torino dalla polizia mentre tornava dall’aeroporto di Malpensa: in un borsone aveva 400 grammi tra cocaina, oltre 3 etti tra le pieghe della pelle, nella zona del ventre e poco più di mezzo chilogrammo, in ovuli, nello stomaco. La donna, in poco  meno di due anni, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno era diventata una “pendolare” Senegal/Italia con un totale di sessanta voli di andata e ritorno.

Ricordiamo, per inciso, che il Senegal insieme a Gambia, Nigeria, Ghana, Benin, Guinea e Guinea Bissau, è tra i paesi maggiormente interessati dalle rotte delle droghe, paesi nei quali sono attivi anche esponenti delle mafie italiane (a Dakar, per esempio, le cosche dei Morabito e di Capo Rizzuto).

Se nel 2020 in Italia è stato raggiunto il record nei sequestri di cocaina, oltre 11 ton. anche nel 2021, con l’attuale trend dei primi due mesi è prevedibile ancora un risultato sorprendente nei sequestri di cocaina che rappresentano, lo ricordiamo, una percentuale oscillante tra il 20 e il 25% del totale della droga circolante.

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