Libera, Avviso Pubblico e Brianza SiCura avviano il percorso degli «Stati Generali dell’Antimafia in Brianza»
La Brianza è resistente o è permeabile alle mafie? La presenza della ‘ndrangheta nella nostra provincia è tra le più forti della Lombardia, eppure l’attenzione al fenomeno mafioso da parte delle istituzioni, della politica, delle associazioni e dell’opinione pubblica è «sensibilmente al di sotto del rischio».
Parole del recentissimo Rapporto sull’Antimafia sociale in Lombardia, redatto da un gruppo di ricerca diretto dal professor Nando dalla Chiesa e presentato pochi giorni fa in Regione. È sempre più preoccupante la condizione nella quale versa il nostro territorio per quanto riguarda la presenza e la diffusione del fenomeno mafioso: le “locali” di ‘ndrangheta sono la metà di quelle censite in tutta la Lombardia.
Eppure la nostra provincia è ultima in classifica nella Mappa regionale del rapporto tra l’indice di impegno antimafia e quello di infiltrazione delle mafie; c’è grande sproporzione cioè «tra il livello della presenza mafiosa e il livello della forza che la contrasta», come segnala ancora il Rapporto sopra citato.
Istituzioni, mondo delle imprese e delle libere professioni, mass media, realtà dell’associazionismo e del sindacato, mondo della scuola e della cultura: tutti dobbiamo sentirci chiamati in causa. Il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine esiste da decenni, sono ormai una ventina dal Duemila a oggi le grandi inchieste antimafia che hanno interessato il nostro territorio. Ma senza il convinto appoggio dell’opinione pubblica, questo sforzo non basta.
Occorre un segnale forte, una spinta decisa che parta dalla convinzione che le mafie sono qui, ormai le abbiamo in casa e – aiutate anche dalla crisi post-Covid – possono impadronirsi della nostra economia e della nostra libertà.
Per questo Libera (coordinamenti di Monza Brianza, Como e Lecco), Avviso Pubblico e Brianza SiCura uniscono le forze e anche in vista del 21 marzo «Giornata nazionale delle Vittime innocenti delle mafie» chiamano a raccolta gli
Stati Generali dell’Antimafia in Brianza
Per ora si tratta di un’iniziativa forzatamente online, ma comunque di introduzione a un progetto che faremo in presenza e al quale stiamo già lavorando, non solo per denunciare e informare, ma anche per offrire prospettive d’azione e proposte concrete di prevenzione, formazione e contrasto. Iniziamo dunque con tre incontri-lezioni particolarmente destinati ad alcune delle categorie che più possono intervenire in difesa dei propri associati e in genere dei cittadini tutti: le istituzioni locali, le associazioni economiche di interesse e delle libere professioni, l’associazionismo sociale così diffuso del nostro territorio.
IL PROGRAMMA
Venerdì 26 Febbraio, ore 21.00
A chi conviene fare affari con la ‘ndrangheta? Imprenditori, artigiani, partite Iva di fronte alle mafie
Antonio Calabrò, Vicepresidente con deleghe per legalità e responsabilità sociale d’impresa di Assolombarda Milano Monza Brianza
Valeria Mandelli, Responsabile Sportello Legalità Apa Confartigianato Monza Brianza Milano
Matteo Casiraghi, Segretario CGIL Monza-Brianza
Coordina Roberto Beretta, presidente di Brianza SiCura
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Martedì 2 Marzo, ore 20.45
La Brianza e le mafie La presenza del fenomeno tra colonizzazione e resistenza
Alessandra Dolci, Procuratore Aggiunto con delega alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano
Coordina Lorenzo Frigerio, responsabile Liberainformazione
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Mercoledì 10 marzo, ore 20.30
Prevenire e contrastare mafie e corruzione attraverso l’utilizzo di banche dati comunali e istituzionali
Giandomenico Casarini, Funzionario Comune di San Donato e Presidente Consiglio comunale di Corsico
Pier Paolo Romani, Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico
Fabio Bottero, Sindaco di Trezzano sul Naviglio e Cordinatore di Avviso Pubblico Lombardia
Coordina Valerio D’Ippolito, referente Libera Monza Brianza
PER COLLEGARSI: canale YouTube Libera Monza e Brianza
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