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Bielorussia, perquisiti uffici del sindacato giornalisti: «Intervenga la comunità internazionale»

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Le Federazioni mondiale e continentale fanno appello all’Osce, al Consiglio d’Europa e all’Unione europea «affinché sia ripristinato lo stato di diritto nel Paese» e chiedono alle autorità bielorusse di «fermare immediatamente la persecuzione in atto ai danni di reporter e attivisti per i diritti umani».

Perquisizioni e arresti di giornalisti e attivisti per i diritti umani in Bielorussia. La mattina del 16 febbraio, il segretario dell’Associazione Bielorussa dei Giornalisti (Baj) Barys Haretski è stato brevemente trattenuto dalle forze di sicurezza bielorusse. Anche l’avvocato Aleh Aheyeu e il presidente dell’Associazione Andrei Bastunets sono stati fermati e gli uffici del sindacato perquisiti. E altre perquisizioni sono state effettuate nel corso della mattinata dagli agenti di pubblica sicurezza nelle case e negli uffici di giornalisti e attivisti per i diritti umani in varie città del Paese.

A darne notizia, rilanciando le informazioni fornite dallo stesso sindacato nazionale dei giornalisti e da media locali, sono la Federazione internazionale e la Federazione europea dei giornalisti. «Queste operazioni di polizia – si legge sul sito web della Ifj – hanno preso di mira diverse organizzazioni che si occupano di diritti umani. Il raid è condotto sulla base dell’articolo 342 del codice penale che punisce chi “organizza e prepara azioni che violano gravemente l’ordine pubblico”. Gli investigatori stanno cercando di individuare le fonti di finanziamento per le manifestazioni di massa organizzate nel Paese per contestare l’esito delle elezioni fraudolente del 9 agosto 2020».

Come riporta il sito web della Baj, agenti di polizia in tenuta antisommossa si sono presentati a casa della giornalista freelance Larisa Shchyrakova a Homel. Perquisita anche l’abitazione del giornalista Ales Burakou Jr nella regione di Mahilou, mentre risulta ricercato un altro giornalista di Homel, Anatoly Gotovchits.

Le Federazioni internazionale ed europea dei giornalisti fanno appello all’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, al Consiglio d’Europa e all’Unione europea perché intervengano per ripristinare lo stato di diritto in Bielorussia.

«Da settimane denunciamo l’intensificarsi della repressione delle forze democratiche in Bielorussia. Dopo un procedimento amministrativo e penale contro i giornalisti, la dittatura bielorussa sta ora attaccando l’organizzazione che rappresenta i giornalisti. È giunto il momento che la comunità internazionale agisca finalmente per porre fine agli abusi del presidente illegittimo Lukashenko», afferma il presidente dalla Efj, Mogens Blicher Bjerregard.

Per il presidente della Ifj, Younes Mjahed «questo è un altro palese attacco alla libertà di stampa. Condanniamo con forza – aggiunge – quanto accaduto ai colleghi della Baj e a tutti i giornalisti e difensori dei diritti umani finiti nel mirino e chiediamo al governo di Lukashenko di interrompere una volta per tutte i suoi attacchi contro la stampa. Chiediamo inoltre alle organizzazioni internazionali di adottare misure rigorose per sostenere la libertà di stampa in Bielorussia».

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