“Una quota del Recovery Fund per realizzare un Piano Nazionale per l’infanzia”
APPELLO al Governo e al Parlamento italiano perché si utilizzi una quota del Recovery Fund per realizzare un Piano Nazionale per l’infanzia.
La vicenda di murales e altarini a Napoli, dedicati a giovani uccisi mentre compivano azioni criminali e a boss della camorra, impone non solo una riflessione ma anche e soprattutto un’azione concreta, naturalmente tenendo anche conto dell’esigenza di raccogliere il grido di dolore dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.
Condividiamo pienamente quanto espresso in primis dal prefetto Marco Valentini e dal procuratore generale Luigi Riello. Nello stesso tempo, però, siamo convinti che non è solo cancellando i murales raffiguranti i volti dei criminali che si possa disinnescare la bomba ad orologeria sempre pronta ad esplodere a Napoli e in Campania: quella di una criminalità minorile fuori controllo, che fa registrare una media annuale di 5000 fermi di giovani non ancora maggiorenni, e di una povertà educativa che va contrastata con misure immediate ed efficaci.
Crediamo molto nei simboli, soprattutto quando esprimono valori importanti.
Un esempio illuminante, in tal senso, è la Sala della Memoria promossa dalla Fondazione Pol.i.s. al Palazzo delle Arti di Napoli, dove la mostra #Noninvano, con i volti di 180 vittime innocenti della criminalità, avvolge e circonda le foto e la Mehari di Giancarlo Siani, il cronista ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, per esprimere il senso di comunità e il desiderio di riscatto che contraddistingue i familiari delle vittime dei reati violenti. Ma anche in questo caso, riteniamo fondamentale accompagnare all’azione di sensibilizzazione un’attività concreta, che coinvolga principalmente i bambini e le loro famiglie, a partire da quelle che vivono in contesti di degrado, con un affiancamento ed una tutela sociale fin dalla primissima infanzia.
Napoli e la Campania sono ricche di una formidabile e generosa rete di realtà associative, culturali, sportive, dal centro storico alle periferie, che operano in tal senso ed andrebbero istituzionalmente potenziate, ma che invece fanno meno notizia di babyboss e babygang.
La stessa Fondazione Pol.i.s., negli ultimi 5 anni, ha voluto valorizzare il programma nazionale “Nati per Leggere”, promuovendo l’attivazione di 10 Punti lettura in altrettanti luoghi della città di Napoli. Si tratta di un’esperienza altamente significativa, basata sul presupposto scientifico che la lettura precoce favorisce un sano sviluppo emozionale, cognitivo, relazionale. Essa è stata elevata recentemente a dignità normativa dal Consiglio regionale della Campania, che ha approvato all’unanimità una Legge per realizzare una rete capillare di Punti lettura su tutto il territorio regionale. È anche in questo modo che si fa concreta antimafia e si riduce il rischio di nuovi episodi come quelli che sono costati la vita a tanti ragazzi che hanno subito la fascinazione subdola del male, divenendo prede di una subcultura mafiosa e poi vittime essi stessi.
Ed allora riteniamo che quanto di buono si sta facendo sul nostro territorio debba essere affiancato e qualificato da un grande Piano Nazionale per l’infanzia.
Rivolgiamo un Appello al Governo ed al Parlamento italiano perché si utilizzi “strategicamente” una quota del Recovery Fund per realizzare un Piano Nazionale per l’infanzia e porre così i bambini veramente al centro dell’azione politica, con un’attenzione particolare proprio ai territori e alle famiglie più vulnerabili, attraverso concrete e precoci strategie di adozione sociale, anche per incidere sulla povertà minorile che caratterizza il nostro Paese.
Non possiamo più perdere tempo. Il momento è adesso!
Primi firmatari: Don Tonino Palmese (Fondazione Pol.i.s.), Don Gennaro Pagano (Cappellano del IPM di Nisida-Fondazione Regina Pacis), Geppino Fiorenza (AsCenDeR Centro Documentazione e Ricerca), Enrico Tedesco (Fondazione Pol.i.s), Enrica Amaturo (Univ.di Napoli Federico II – Pres. Com. scientifico Fondazione Pol.i.s.), Fabio Giuliani (Libera Campania), Don Fabio Bellini (Ist. Salesiani Don Bosco), Peppe Scognamiglio (Radio Siani), Carmela Manco (Ass. Figli in Famiglia), Cesare Moreno (Maestri di Strada), Donatella Trotta (Ass. Kolibrì), Andrea Morniroli (Cooperativa Dedalus), Anna Riccardi (Fondazione Famiglia di Maria), Stefano D’Alfonso (Univ. di Napoli Federico II), Dario Bacchini (Univ. di Napoli Federico II), Vittorio Ciccarelli (Com. scientifico Fondazione Pol.i.s.), Tiziana Cristiani (Nati per Leggere), Rosario Esposito La Rossa (Marotta e Cafiero editori), Gianni Maddaloni (Palestra Maddaloni), Flaminia Trapani (PianoTerra Onlus), Ciro Nesci (PianoTerra Onlus), Angelica Viola (Orsa Maggiore), Stefania Manetti (Ass. Culturale Pediatri), Daniele De Brasi (Ass. Culturale Pediatri), Anna Ziccardi (Ass. Il carcere possibile Onlus), Emilia Leonetti (Ass. Vivoanapoli) Maria Luisa Iavarone (Ass. ARTUR), Roberto Velardi (Ass. Amici di Carlo Fulvio Velardi Onlus), Gianfranco Wurzburger (Assogioca) Rosaria Manzo (Associazionestragerapido904)….seguono altre
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Abbiamo accolto l’appello di tante associazioni che lavorano in territori difficili.
Porteremo in Parlamento tutto il loro impegno e la loro straordinaria energia, per me contagiosa.
Promesso. #RecoveryFund https://t.co/EUguLwSR9s via @repubblica— Paolo Siani (@SianiPaolo) February 12, 2021
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