Traffico e spaccio di stupefacenti, un’attività diffusa nella società
Una sessantina i chilogrammi di cocaina sequestrata dalle forze di polizia in alcune operazioni effettuate in diverse città solo nei primi otto giorni di febbraio.
Tra queste attività vanno segnalate quella contro la criminalità nigeriana conclusa a Rovigo dalla squadra mobile che ha arrestato un gruppo di nove nigeriani che utilizzava numerosi corrieri sparsi su tutto il territorio nazionale e quella di Lecce con l’arresto di ben 23 persone ed il sequestro, nel corso dell’indagine, di oltre 25 kg di cocaina che veniva stoccata in Olanda e da lì prelevata dai trafficanti.
Profondamente attaccato al suo “lavoro” principale di spacciatore un uomo di 71 anni che, pur ricoverato nel reparto Covid al Sant’Orsola di Bologna, ha proseguito l’attività aiutato da un’infermiera che pare lo avrebbe agevolato nei contatti con l’esterno dell’ospedale.
A Milano, invece, un albanese se ne andava tranquillamente a spasso con una borsa a tracolla che, al controllo dei poliziotti, è risultata contenere oltre mezzo chilogrammo di cocaina pura. Lo stesso quantitativo di stupefacente con cui è stato bloccato,a Bolzano, dagli agenti della squadra mobile, un siriano di 55 anni appena sceso in stazione da un treno proveniente da Bologna mentre un altro, stavolta di nazionalità nigeriana, sempre in stazione, è stato arrestato mentre stava per salire su un treno diretto a Innsbruck con oltre 2kg di marijuana.
Ma la cosa sorprendente è l’estrema naturalezza con cui si spacciano droghe in strada, persino nei negozi, come è capitato di scoprire a Trapani dove i poliziotti hanno bloccato un giovane che vendeva diversi tipi di droga tra cui il crack spostandosi continuamente in diversi punti della città e a Potenza dove un barbiere e un barista avevano trasformato gli esercizi in punti di vendita di cocaina (sequestrati complessivamente circa un chilogrammo, in parte già confezionata sotto il bancone delle mescite o tra i barattoli svuotati di creme da barba).
Cocaina che continua ad essere lo stupefacente più richiesto sul mercato come si rileva dal sequestro di quasi trenta chilogrammi operato dai carabinieri ad Acilia in un appartamento dove pure sono stati sequestrati ben 210mila euro in banconote di piccolo taglio provento della continuata attività di vendita dello stupefacente almeno nell’ultimo mese.
Tutto in famiglia, tra le mura domestiche, lo spaccio che praticavano madre e figlio a Cagliari e che sono stati arrestati dai poliziotti che si sono finti acquirenti per entrare nella casa. Sempre in attività gli ingoiatori di droghe, quasi sempre nigeriani. Stavolta è toccato ad un pakistano arrestato dagli agenti di polizia all’aeroporto di Fiumicino e proveniente dal Quatar con 87 ovuli di eroina nello stomaco.
Altre operazioni a Napoli con l’arresto di un “insospettabile di 54 anni che aveva nascosto, in un terreno di sua proprietà, un chilogrammo di cocaina ed altri arresti di giovani, a Firenze, Ferrara, Perugia, Terni, sempre per cessioni di cocaina in strada.
Non sono mancate sorprese nell’azione antidroga come è successo a Roma dove un indiano è stato arrestato per la detenzione ai fini di spaccio di una ventina di chilogrammi di bulbi essiccati di papavero da oppio e a Rimini dove il dipendente di un’azienda aveva trasformato l’ufficio in un piccolo centro di spaccio (sequestrati 7 kg di droga nascosta tra i faldoni).
Lo spaccio di stupefacenti sembra diventata l’attività principale di molte, troppe persone ed è diventato sempre più difficile il compito di contrastare tale fenomeno da parte delle forze di polizia.
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