Ogni giorno decine di utenti italiani si ritrovano in un mondo sotterraneo, nascosti dietro uno pseudonimo che si ispira a un cartone animato per bambini e protetti da un potente sistema di anonimato. Il loro covo è un forum dove circolano indisturbati contenuti xenofobi e razzisti, manuali per organizzare una guerra razziale e video di attentati. Isolati di fronte a uno schermo ma allo stesso tempo in gruppo, i membri di questa chat sfuggono alle organizzazioni di estrema destra che conosciamo. Potrebbero essere chiunque: per questo sono difficilmente monitorabili, e più pericolosi. Soprattutto perché si dicono pronti a passare all’azione.
Gabriele Cruciata e Arianna Poletti hanno trascorso otto mesi nel “posto più oscuro di internet”, osservando e studiando comportamenti e prassi virtuali dei suoi anonimi utenti: Buco Nero è un viaggio sotto copertura nel mondo dei suprematisti bianchi italiani, un podcast d’inchiesta in quattro puntate vincitore del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, in esclusiva su Storytel dal 26 gennaio.
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Attraverso il racconto diretto di chi quotidianamente tratta questa “materia nuova”, Buco Nero trasporta la narrazione dell’estremismo di destra dal mondo virtuale a quello reale. Le testimonianze raccolte di esperti di sicurezza informatica, di antiterrorismo, di avvocati, ma anche di chi è stato, o sta, dall’”altra parte”, come un ex skinhead e Luca Traini, che a Macerata ha sparato e ferito sei migranti di origine subsahariana, cercano così di dare risposta alle tante domande ancora aperte: come cambia quel “processo di radicalizzazione” del singolo che oggi avviene esclusivamente online? In Italia c’è mai stato un attentato suprematista? O semplicemente non l’abbiamo chiamato così? Chi sono i lupi solitari e perché li chiamiamo così? Siamo di fronte ad episodi violenti isolati o ad un vero e proprio problema di terrorismo interno? Le risposte vanno cercate nel luogo perfetto per la diffusione della propaganda suprematista, una tana nascosta dove vale solo una regola: non esistono limiti.
Credits
Buco Nero è un’inchiesta originale Storytel firmata da Gabriele Cruciata e Arianna Poletti
Questo podcast non sarebbe esistito senza l’aiuto e il supporto di Lorenzo Di Pietro, Francesco Cavalli, Pietro Ferri, Mara Filippi Morrione e tutto il team del Premio Roberto Morrione.
Un ringraziamento speciale a Giulio Vasaturo per l’assistenza legale e a Giulio Rubino per i suggerimenti giornalistici.
Le musiche d’archivio sono di Gianluca Nigro e Francesco Alonzi, mentre quelle originali sono di Ruggero Zanoli. L’assistenza al montaggio è di Pino Laudadio.
*Arianna Poletti è una giornalista freelance. Nata nel 1995, si è laureata in Scienze Politiche e Giornalismo in Francia, dove ha lavorato per il settimanale Jeune Afrique. Oggi vive a Tunisi e si occupa di Maghreb per la stampa italiana e francofona. Nel 2020 ha vinto il Premio Roberto Morrione insieme a Gabriele Cruciata.
*Gabriele Cruciata è un giornalista d’inchiesta romano. Nato nel 1994, ha vissuto nei Paesi Bassi ed è specializzato in giornalismo lento, narrativo e d’approfondimento. Ha collaborato anche con L’Espresso, Repubblica, Slow News, UNESCO, International Press Institute. Nel 2020 ha vinto il Premio Roberto Morrione insieme ad Arianna Poletti.
*Lanciata in Italia il 27 giugno 2018, Storytel è la prima piattaforma europea di audiolibri e podcast e vanta un catalogo di più di 100mila titoli, tra cui molte esclusive, in continuo aggiornamento.