Lunedì 25 gennaio, nuovo appuntamento con le lezioni antimafia della Scuola Caponnetto e Radio Popolare
Lunedì 25 gennaio 2021 alle ore 21.00 in diretta streaming YouTube sui canali: “Scuola di Formazione Antonino Caponnetto” e “Radio Popolare” la seconda lezione del nuovo ciclo “Le molte facce della giustizia e dell’ingiustizia. Gli ultimi, le vittime, i boss onnipotenti, gli intoccabili”, organizzato dalla Scuola di Formazione Antonino Caponnetto in collaborazione con Radio Popolare.
“Cuore e coraggio nell’azione e nell’esperienza di un direttore”
Relatore: Giacinto Siciliano
Giacinto Siciliano attualmente è il direttore della casa circondariale di Milano San Vittore Francesco Di Cataldo. Dal 1993 lavora nell’amministrazione penitenziaria dove ha ricoperto incarichi dirigenziali in importanti strutture: Busto Arsizio, Monza, Trani, Sulmona e Milano Opera. Svolge attività di docenza nelle scuole di formazione del personale dell’Amministrazione penitenziaria e collabora con enti di formazione manageriale sui temi della leadership e del cambiamento organizzativo. Si devono a lui importanti intuizioni trasformatesi in progetti che hanno coinvolto tutte le strutture operanti nel carcere, con notevoli successi, con il fine di coinvolgere i detenuti in un percorso di consapevolezza, di presa di coscienza e riscatto.
Introduce: Pietro De Luca
Coordina: Lele Liguori
“Le molte facce della giustizia e dell’ingiustizia. Gli ultimi, le vittime, i boss onnipotenti, gli intoccabili”
Nel funzionamento della giustizia si intrecciano sempre di più i vizi e le ipocrisie della società italiana. Laminuscola percentuale di detenuti per corruzione in uno dei paesi più corrotti d’Europa irride al principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
La facilità con cui i boss mafiosi ottengono false perizie mediche e psichiatriche prontamente credute dai giudiciindica quanto il principio di verità venga offeso nel concreto funzionamento della giustizia. Il fatto che le mobilitazioni per i diritti e le garanzie scattino sempre e quasi soltanto a favore di imputati eccellenti o molto facoltosi (tra cui i mafiosi) indica il riprodursi continuo di una giustizia di classe. Senza dimenticare le vittime o i loro familiari, abilitati a stare nei processi come figure marginali, solo per chiedere il risarcimento economicoper la violenza subita.
Più diritti veri e meno privilegi o ingiustizie travestite da diritti. Questa è la bussola del percorso che la Scuola di Formazione intitolata al grande giudice Antonino Caponnetto propone quest’anno nel ciclo di incontri “Le molte facce della giustizia e dell’ingiustizia. Gli ultimi, le vittime, i boss onnipotenti, gli intoccabili”, nella ormai consueta collaborazione con Radio Popolare.
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