Attività antidroga “fiacca” nel 2020 anche a Roma e Milano
Roma e Milano continuano ad essere, anche in questa fine di anno, le piazze privilegiate dagli spacciatori di stupefacenti anche per la più facile mimetizzazione in città ad alta densità abitativa come lo sono le due “Metropolitane”.
Così, nella Capitale, in questi giorni di lockdown totale o parziale nazionale per la nota pandemia, le forze di polizia hanno setacciato alcune zone periferiche arrestando una decina di pusher (un numero quasi costante in retate del genere nei fine settimana), tutti italiani (tornati in circolazione in tempi brevissimi, dopo la convalida degli arresti da parte del Gip) e sequestrato poco meno di 800 grammi di droghe e 26mila euro in contanti provento dello spaccio (attività sempre redditizia alla quale si stanno dedicando anche molte persone rimaste senza lavoro, fenomeno che si accentuerà, temo, nel 2021).
Dall’inizio dell’anno a Roma sono stati sequestrati circa 2.500kg di stupefacenti (dati provvisori DCSA) contro i 3.278kg dell’intero 2019 con la denuncia all’autorità giudiziaria di 2.435 persone per traffico/spaccio (4.748 nel 2019) di cui 679 stranieri (a fronte dei 1.813 del 2019) con una percentuale molto bassa rispetto a quella degli ultimi anni in genere attestata intorno al 40% circa.
I valori mensili più bassi nei sequestri e arresti si sono avuti in coincidenza con il periodo del primo lockdown di marzo/aprile e nei mesi di luglio/agosto coincidenti con le vacanze e con un generale e previsto, rallentamento dell’attività antidroga delle forze di polizia (assenze per ferie anche per gli operatori della sicurezza).
Milano ha annotato sino al 20 dicembre 2020 oltre 2.000kg di stupefacenti intercettati (2.090 nell’intero 2019) con la denuncia di oltre 2.300 persone (2.708 nel 2019) di cui un’alta percentuale di stranieri più del 50% pari a oltre 1.300 persone (erano stati 1.763 nel 2019).
Le operazioni antidroga che a Milano erano state 3.282 nel 2019 (con un decremento di oltre il 34% rispetto all’anno prima), nel 2020 sono scese, al 25 dicembre, ad appena 2.700 e a Roma a circa 2.000 a fronte delle 3.333 del 2019.
Insomma, una “fiacca” che si è andata rilevando in diverse città e che in parte è attribuita alle aumentate esigenze di servizio di controllo del territorio richieste alle forze di polizia in relazione alla perdurante grave situazione sanitaria, ma anche ad un generale e più accentuato disinteresse, salvo momenti emergenziali, nei confronti delle droghe e del mondo del narcotraffico che resta sempre l’attività criminale più redditizia, in cima alla graduatoria nazionale e mondiale.
Roma, infine, “batte” Milano in tema di sequestri di cocaina con circa 270kg nel 2020 contro i poco meno di 80kg della capitale lombarda e in tema di piante di marijuana coltivata in casa con 2.693 a fronte delle 1.533 “milanesi”.
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