Una e indivisibile! Stralciato il collegato alla Legge di Bilancio del DDL Boccia
UNA E INDIVISIBILE! Stralciato il collegato alla Legge di Bilancio del DDL Boccia. “Ora dibattito sul Titolo V della Costituzione e cancellazione del comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione per garantire uniformità dei diritti e delle prestazioni su tutto il territorio nazionale
Si è appena conclusa la giornata di mobilitazione organizzata dalla Rete dei Numeri Pari e dal Comitato Nazionale per il ritiro di ogni autonomia differenziata, contro quella che è stata definita – a ragione – “secessione dei ricchi”. L’obiettivo della mobilitazione era ottenere lo stralcio del DDL Boccia.
Associazioni, cooperative sociali, movimenti per il diritto all’abitare, reti studentesche, centri antiviolenza, parrocchie, comitati di quartiere, circoli culturali, scuole pubbliche, biblioteche popolari, centri di ricerca, presidi antimafia, fabbriche recuperate, fattorie sociali e cittadini e cittadine si sono mobilitate in 25 città organizzando presidi, flash mob, assemblee pubbliche e momenti formativi. Il messaggio è stato chiaro e unitario in tutto il Paese: la Repubblica è una e indivisibile! Vogliamo l’uniformità delle prestazioni in tutto il Paese, no all’autonomia regionale differenziata e alla secessione dei ricchi!
A Roma si è tenuto un presidio in Piazza Montecitorio dove dalle 14:30 alle 18 si sono susseguiti interventi delle realtà sociali e sindacali locali. Queste hanno ribadito con forza che l’approvazione del DDL Boccia avrebbe delle conseguenze estremamente negative: un Paese ancor più frammentato e disunito, con cittadini e cittadine di serie A, B e persino Z, a seconda del luogo di residenza.
“Crediamo che le priorità della politica dovrebbe essere eliminare la povertà, le disuguaglianze e combattere le mafie, lavorare per costruire l’uniformità delle prestazioni e dei servizi in tutto il Paese, garantire diritti, dignità, libertà, partecipazione e giustizia sociale a tutte e tutti – dice Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale della Rete dei Numeri Pari. Per questo oggi siamo qui per chiedere al Governo e al Parlamento di ritirare DDL Boccia e stralciare definitivamente il progetto di Autonomia Differenziata. È necessario aprire un dibattito pubblico nel Paese e coinvolgere i cittadini e le cittadine su un tema centrale per la nostra Democrazia”.
“Sarebbe grave se il Governo cedesse alle richieste scellerate di tre Presidenti di Regione di regionalizzare 23 materie, aumentando così le disuguaglianze nel Paese e frammentando ulteriormente l’unità della Repubblica – sostiene Marina Boscaino, portavoce del Comitato Nazionale per il ritiro di ogni autonomia differenziata. L’approvazione del Disegno di Legge Boccia getterebbe le basi per la costruzione di 20 piccole patrie, dando a ognuna di queste la possibilità di gestire autonomamente – tra le altre – il sistema scolastico, la tutela del territorio e dell’ambiente, i contratti di lavoro e il gettito fiscale. In questo modo si lascerebbe sempre più spazio alle privatizzazioni, anteponendo la legge del profitto ai bisogni e ai diritti universali di tutte e tutti.”
Su questi punti si sono impegnati a garantire continuità al percorso gli Onorevoli: Fassina e Muroni del Gruppo misto, Fratoianni di Sinistra Italiana e Silvestri del Movimento 5 Stelle.
Ufficio stampa Comitato per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, la rimozione delle diseguaglianze
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