(In)Sicurezza: come contrastare il virus criminale?

E’ sconcertante la demagogia con cui si continua a parlare della sicurezza pubblica e della esigenza di migliorarne il livello rilanciando una proposta di legge regionale (la Lega, in Piemonte) per istituire i gruppi di vicinato quando già un mese fa la Corte Costituzionale ha bocciato un’analoga norma che li prevedeva approvata a suo tempo dalla Regione Veneto in quanto viola la competenza esclusiva dello Stato in tema di ordine pubblico e di sicurezza.

Certo l’insicurezza è diffusa in diverse zone del paese anche se le restrizioni vigenti in tema di mobilità nell’arco notturno per la pandemia da covid-19, hanno fatto calare i delitti predatori (diminuiti anche per ché i cittadini,in diversi casi, non vanno più a denunciare i furti subiti). Che, comunque, continuano a verificarsi con buona frequenza, spesso con modalità particolarmente violente, come si rileva in queste due prime settimane dicembrine.

A partire dall’assalto, con esplosivo, nottetempo al bancomat nella frazione di Dubino (Sondrio), alla maxirapina con un bottino di oltre 300mila euro a Pescara dove banditi armati hanno assaltato un ufficio postale ammanettando direttore e impiegati, a Milano dove una coppia di malviventi armati ripuliscono il caveau di una banca.

Ma ci sono episodi rivoltanti come quello accaduto a Torino dove un marocchino ha aggredito in strada, con violenza, una mamma che teneva in braccio il figlioletto di 5 mesi per rubarle il cellulare. A Napoli un gruppo di malviventi ha assaltato il portavalori che stava ritirando l’incasso, 70 mila euro, di un supermarket mentre a Latina una vigliacca aggressione ad una donna di 87 anni scaraventata a terra per rubarle la borsa.

Non sono mancati gli omicidi, come è successo a Calanna (Reggio Calabria) dove marito e moglie, considerata una coppia tranquilla, sono stati uccisi a fucilate mentre raccoglievano le olive nel loro campo, a Sibari (Cosenza) dove un cinquantenne è stato crivellato a colpi di pistola mentre faceva rientro nella sua abitazione, a Sollicciano (Firenze), dove il proprietario di un terreno ha trovato due valige contenenti resti umani di un uomo verosimilmente ucciso a coltellate secondo i primi accertamenti medico legali.

Molte, troppe, ancora le rapine ed i furti nelle case.

Così a Sora, e in altre frazioni vicine con una serie di razzie nelle abitazioni e, in un caso, con una donna anziana strattonata dai malviventi che rubavano denaro contante e preziosi. Qualche volta va male ai banditi come è accaduto ai cinque incappucciati che, armati, sono entrati di notte in una villa a Segni, vicino a Colleferro ma che sono stati costretti a fuggire per la reazione della proprietaria che, a cena con la famiglia, non ha esitato a reagire sparando alcuni colpi di pistola.

Ancora più drammatici i fatti avvenuti a Padova dove due banditi sono penetrati all’ interno di una villetta legando e imbavagliando la donna che si trovava all’interno e cercando di scardinare, senza riuscirvi, la cassaforte.

Scorribande di ladri anche nella zona di Bologna, a Zola e a Casalecchio, con un colpo in una villa dove sono stati rubati gioielli per alcune decine di migliaia di euro, a Minervino Murge (Bari) dove una coppia di anziani é stata rapinata in casa, a Venezia dove tre incappucciati hanno tenuto in ostaggio una famiglia intera dopo aver aperto la cassaforte ed essersi impossessati di denaro e gioielli, a Montemalbe alla Trinità (Perugia) dove in meno di un’ora si sono registrati tre assalti alle case di cui uno andato a segno ai danni di una anziana.

Anziani che sono sempre le vittime prescelte da ignobili truffatori come è capitato, per ultimo, a Flero (Brescia) con finti tecnici che hanno stordito una donna di 73 anni in casa con una sostanza spruzzata con uno spray derubandola di alcuni monili in oro.

E’ necessario, lo ripeteremo fino alla nausea, che ci siano più poliziotti e carabinieri in servizio di controllo del territorio, di giorno e di notte e per questo occorre fare arruolamenti straordinari. Per non arrivare ad una nuova emergenza nazionale dovuta ad un virus criminale (mafioso e di criminalità comune) sempre più pandemico.

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E’ sempre troppa l’insicurezza pubblica, servono più poliziotti e carabinieri