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Anm, Giuseppe Santalucia eletto presidente

Redazione il . Brevi, Giustizia, Istituzioni

associazione-nazionale-magistratiGiuseppe Santalucia, di Area, è il nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati. Lo ha eletto il comitato direttivo centrale con 30 voti su 36 componenti, 4 voti sono andati a Luca Poniz, presidente uscente, e 2 sono state le schede bianche. Salvatore Casciaro, di Magistratura Indipendente, è il nuovo segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati, mentre Alessandra Maddalena, di Unicost, è la vicepresidente.

Magistrato della Corte di Cassazione, dove è in servizio alla prima sezione penale, Santalucia, 56 anni, esponente di Magistratura democratica, è stato capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Giustizia quando era ministro Andrea Orlando.

Alla convergenza sul suo nome si è arrivati dopo uno stallo che va avanti da circa un mese, dalla prima convocazione del nuovo direttivo, il 7 novembre scorso, dopo una serie di incontri andati a vuoto, e dopo che Luca Poniz, presidente uscente e magistrato più votato alle elezioni di ottobre, ha annunciato la propria rinuncia alla candidatura proposta in apertura della riunione di questa mattina da Area, che poi, dopo una pausa dei lavori, ha indicato la scelta di Santalucia per la presidenza, sulla quale hanno subito espresso favore i gruppi di Magistratura Indipendente – Movimento per la Costituzione e Unicost.

Santalucia, nato a Catania nel 1964, è in magistratura dal 1989. Ha iniziato come sostituto procuratore a Patti, dal 1993 ha svolto le stesse funzioni a Messina, per poi passare all’incarico di gip al Tribunale di Reggio Calabria.

Successivamente ha prestato servizio, dal luglio 2005, all’Ufficio Studi e Documentazione del Csm, e di seguito all’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione, dove ha svolto, per un triennio, le funzioni di coordinatore del settore penale. Nominato consigliere della Corte di Cassazione, è stato assegnato nel febbraio 2012 alla prima sezione penale, dove tuttora presta servizio.

“Bisogna guardare avanti, recuperare credibilità, perché al di là delle responsabilità il danno è comune, per l’intero ordine giudiziario” ha detto Santalucia, intervenuto al comitato direttivo subito dopo la sua elezione, sottolineando la centralità della questione morale, dopo la bufera che ha travolto la magistratura per effetto del caso Palamara.

“E’ un danno che si misura in termini di affidabilità dell’istituzione, senza coprire ciò che è stato ma pensando di ricostruire un tessuto etico di tenuta nei comportamenti dei magistrati, ed è quello a cui l’Anm si impegna”, ha assicurato, ringraziando i colleghi che lo hanno eletto. “Ringraziamento e assunzione di impegno – ha sottolineato – sento il peso della responsabilità si assumere la presidenza in un momento di difficoltà sia per la magistratura, per le vicende che l’hanno scossa, sia perché siamo in un momento in cui una pandemia crea una difficoltà aggiuntiva”.

“Non siamo un soggetto politico a tutto campo, non siamo un soggetto partitico, siamo però interpreti attenti dei valori che la Costituzione assegna all’ordine giudiziario. Saremmo miopi se volessimo privare del nostro contributo il dibattito pubblico sui temi della giustizia e della giurisdizione” ha detto Santalucia.

Quanto all’esercizio dell’azione sindacale, ha sottolineato l’impegno a “dare il giusto valore alle questioni sindacali nel quadro più ampio della difesa dei valori della giurisdizione, che sono quelli che la Costituzione ha delineato. Nessuna azione sindacale può essere fatta al di fuori di questo, l’azione della giunta non sarà distratta sul fronte delle condizioni del lavoro”.

“Il programma della giunta che presiedo non è al ribasso, è un programma di mediazione ma la mediazione non ha un’accezione negativa – ha affermato – Mediazione e compromesso sono ciò che consente di parlarci, trovare punti di incontro e camminare insieme. E’ questo a cui siamo chiamati. Pluralità di idee ma unità di azione per il bene dell’associazione e della cifra democratica del Paese, perché l’Anm è un attore importante della vita politica e della vita pubblica”.

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a quanto si apprende, ha chiamato il neo eletto presidente dell’Associazione nazionale magistrati per augurargli “buon lavoro” e manifestargli “disponibilità al confronto”. Appena possibile ci sarà infatti un incontro al Ministero con i nuovi vertici dell’Anm.

Fonte: Adnkronos 05/12/2020 ore 19:10

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AREADG E LA NUOVA GIUNTA ANM    

Ancora una volta è toccato ad AreaDG dare il contributo più importante è più oneroso alla formazione della Giunta dell’ANM.

Questo lo dobbiamo riconoscere esclusivamente alla generosità di Luca Poniz,  primo degli eletti del nostro gruppo, a seguito del riconoscimento di oltre 700 elettori che hanno apprezzato il modo in cui ha guidato, con grande rigore e forte credibilità, la magistratura nel momento più buio della sua storia.

A fronte dell’intenzione del gruppo di sostenere la sua presidenza fino alle estreme conseguenze, contro pregiudiziali ed immotivate preclusioni poste da altri, Luca Poniz ha preferito arretrare di un passo nell’interesse dell’intera magistratura ad avere una guida in questo momento difficile e a sottrarla al rischio di nuove elezioni associative che ne avrebbero definitivamente indebolito l’immagine complessiva a prescindere dai gravi torti di alcuni e dalle apprezzabili ragioni di altri.

È un gesto che nessuna persona e nessun altro gruppo associativo prima d’ora ha avuto il coraggio e la forza di fare per il bene della magistratura e dell’ANM. Il miglior riconoscimento che AreaDG può dare a questa scelta sarà quello di proseguire con fermezza nella linea politica che ha orientato sino ad ora la nostra direzione dell’ANM, insistendo sui temi che hanno ottenuto un forte riconoscimento da parte della magistratura tramite il voto tributato ad AreaDG, primo tra essi la questione morale.

Proseguiremo con fermezza su questa linea attraverso la nuova presidenza di Giuseppe Santalucia che ringraziamo per lo spirito di servizio dimostrato, assumendosi la responsabilità di guidare l’Associazione in un momento cosi difficile. Giuseppe Santalucia ha le qualità personali, culturali e politiche per gestire nel modo migliore  il ruolo al quale è stato chiamato in questa complicata situazione all’interno e all’esterno della magistratura

L’unità dell’ANM, che abbiamo perseguito sin ad ottenerla, richiede ora, da parte di tutti, la massima capacità di mediazione tra le diverse sensibilità presenti, ma anche dimostrazioni di responsabilità analoghe a quelle che AreaDG ha saputo esprimere prima con la giunta Poniz e ora con questa scelta di avvicendamento nella continuità dei nostri intenti. Giuseppe Santalucia, Lilli Arbore, Elisabetta Canevini e gli altri nostri componenti nel Cdc avranno perciò il totale e convinto nostro sostegno, con l’augurio di un buon lavoro a tutti loro ed alla nuova Giunta esecutiva Centrale dell’ANM.

Il Coordinamento di AreaDG

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LA NUOVA GIUNTA UNITARIA DELL’ANM

L’elezione della giunta unitaria e del suo Presidente apre una nuova fase di difficili sfide per tutta la magistratura associata.

A tutti i nuovi eletti e a Giuseppe Santalucia assicuriamo il nostro sostegno, fiduciosi che possa proseguire l’azione di rinnovamento avviata dalla giunta uscente. A Luca Poniz siamo tutti grati per la fermezza e la capacità con cui ha guidato l’ANM, facendosi interprete delle istanze di netta cesura con il passato in uno dei momenti più bui della sua storia, rappresentato dal cd. scandalo delle nomine.

Consideriamo la ritrovata unità associativa un risultato importante: si è realizzato un obiettivo che in questi mesi abbiamo sempre indicato come prioritario per avviare un processo di profondo rinnovamento, che sappia indagare sulle cause più profonde della crisi, coinvolgendo e mettendo in gioco tutta la magistratura associata.

Riteniamo, per questo, che l’unità associativa non sia un punto di arrivo, ma l’inizio della fase in cui dovremo dimostrare – con i fatti – la nostra capacità di rigenerazione e di ricostruzione di una comune identità collettiva: quella di una magistratura che si ritrova intorno ad una nuova etica professionale e che ridefinisce la sua fisionomia nella visione e nei valori della Costituzione.

Siamo consapevoli delle difficoltà di questo percorso e della necessità di sostenere, con un dibattito vigile e attento, l’azione delle nostre rappresentanze.

Ci impegniamo ad essere presenti e a dare sempre il nostro contributo, come in questi mesi abbiamo cercato di fare, nella convinzione che soltanto nel pluralismo delle idee e delle visioni possa costruirsi un autentico e positivo percorso unitario.

L’Esecutivo di Magistratura Democratica

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BUON LAVORO ALLA NUOVA GIUNTA DELL’ANM

Magistratura Indipendente esprime vivo apprezzamento per il lavoro svolto dai nostri eletti al CDC che hanno profuso impegno, sacrificio e passione per scrivere una pagina nuova nella storia dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Manifestiamo soddisfazione per la creazione di una nuova Giunta Esecutiva Centrale che è stato il risultato di una faticosa sintesi tra diverse visioni politiche e della elaborazione di un programma ambizioso che ha fatto prevalere il senso di responsabilità nei confronti della intera categoria, gli interessi collettivi a quelli personalistici, superando barriere e divisioni che sembravano laceranti, privilegiando e ritrovandosi in un percorso di rinnovamento interno e di interesse a far prevalere lavoro e passione nella ricerca di soluzioni agli annosi e gravi problemi che affliggono la categoria.

Nel ringraziare il presidente uscente per il senso di responsabilità dimostrato, auguriamo buon lavoro alla nuova Giunta Esecutiva Centrale.

Magistratura Indipendente

Il Presidente Mariagrazia Arena

Il Segretario Paola D’Ovidio

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