Lo “sbracato” Corpo della Polizia Municipale di Roma Capitale
Il servizio televisivo di Report di alcuni giorni fa sulla Polizia Municipale di Roma Capitale ha fotografato bene la situazione di un Corpo incontrollato, da anni.
Le dimissioni presentate nelle ultime ore, dal comandante ad interim Stefano Napoli, erano doverose e, francamente, non si comprende il suo disappunto sul mancato sostegno nella vicenda da parte della Sindaca Raggi che ha chiesto (ma doveva farlo molto tempo prima) di adottare provvedimenti di rotazione per quei vigili, da troppo tempo chiamati a svolgere delicate funzioni di polizia amministrativa nello stesso Comando.
In realtà la situazione di sostanziale ingovernabilità della Polizia Municipale di Roma è nota e va avanti da molti anni. Ogni tentativo di riportare ordine (e disciplina) in un organismo di alcune migliaia di dipendenti è miseramente naufragato.
Ci hanno provato, in passato, persino due esperti dirigenti della Polizia di Stato (Capuano e Clemente) “prestati” all’Amministrazione capitolina per cercare di ridare slancio al Corpo, con il risultato che nonostante alcune lodevoli iniziative per ricomporre gli assetti organizzativi dei vari Comandi e Uffici, i due dirigenti sono stati ostacolati (il Corpo non ha mai gradito la provenienza esterna del comandante) anche dalla stessa politica capitolina e, poi, definitivamente abbandonati e restituiti alla Polizia di Stato.
Al d là degli episodi di rilevanza penale commessi dai singoli agenti, quello che manca nella Polizia Municipale di Roma è l’assenza reale di personale dei ruoli intermedi in grado di incidere, quotidianamente, sul buon andamento del servizio effettuando controlli sulle attività disimpegnate dagli agenti nei vari settori (e sono molti davvero) durante tutta la giornata, contestando immediatamente eventuali carenze, disattenzioni, negligenze.
La mancanza di controlli (di notte non li fa nessuno), una gerarchia inesistente dove prevalgono non i doveri del servizio da svolgere con passione e professionalità ma “favori” ai colleghi e ai superiori, un modestissimo governo del personale affidato a ufficiali evidentemente non del tutto attenti, un assetto formale scadente (eterogeneità delle uniformi, spesso anche poco curate) con un modo di rapportarsi con il cittadino piuttosto deludente, sono fra le cause di questo “sbracamento” della Polizia Municipale dove, pure, c’ è ancora molta gente che presta servizio dignitosamente.
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