Francia, il governo ‘riscrive’ la legge sulla sicurezza contestata da giornalisti e media
La decisione dopo le manifestazioni contro la norma, approvata in prima lettura, che prevede il divieto di diffusione a scopi di danneggiamento della persona di immagini delle forze dell’ordine in azione.
La maggioranza di governo francese proporrà «una versione completamente nuova dell’articolo 24», il più contestato della legge sulla “sicurezza globale”, che prevede il divieto di filmare o fotografare poliziotti in azione.
La decisione è arrivata dopo un vertice all’Eliseo, con ministri e capigruppo convocati da Emmanuel Macron. «Sappiamo – ha annunciato al termine del vertice all’Eliseo Christophe Castaner, ex ministro dell’Interno ed ora capogruppo de La Republique en Marche, partito della maggioranza – che sussistono ancora dei dubbi» e «dobbiamo ascoltare questi dubbi». Questo perché, ha continuato, «quando un’incomprensione del genere continua ad intensificarsi su un tema così fondamentale, abbiamo il dovere di interrogarci collettivamente».
L’articolo prevedeva il divieto di diffusione a scopi di danneggiamento della persona delle immagini delle forze dell’ordine in azione: «Si tratta di una proposta di legge frutto di due anni di lavoro – ha detto Castaner – e persegue due obiettivi: proteggere meglio le forze dell’ordine e preservare senza riserva la libertà di stampa, che si tratti di professionisti o di semplici cittadini che diffondono immagini di operazioni di polizia».
Secondo fonti del governo francese, Emmanuel Macron è apparso «molto infastidito e innervosito» per il contesto politico che si è creato negli ultimi giorni in Francia, con la contestazione della legge in piazza e gli episodi di violenza della polizia che hanno esacerbato gli animi. Macron, secondo le fonti, avrebbe avuto durante la riunione «un tono glaciale e imperativo».
La legge che ora dovrà essere parzialmente riscritta è stata già votata in prima lettura all’Assemblée Nationale martedì scorso. (Ansa)
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