Dossier Ossigeno su Andrea Rocchelli e l’impunità per i cronisti uccisi in guerra
Ossigeno per l’Informazione celebra la Giornata Internazionale dell’ONU per mettere fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI) con due iniziative: la pubblicazione di un dossier speciale di 24 pagine dal titolo “Guerre, giornalisti uccisi e impunità”, per raccontare la vita e la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli e il processo in corso a Milano per accertare le responsabilità della sua uccisione, in Ucraina nel 2014, durante gli scontri nel Donbass; la versione inglese dell’archivio online ad accesso gratuito “Cercavano la verità” www.giornalistiuccisi.it che racconta le storie di 30 giornalisti italiani assassinati per impedire che rivelassero verità scomode.
IL DOSSIER – “Guerre, giornalisti uccisi e impunità” è il titolo del documento pubblicato in italiano e inglese che sarà accessibile dal primo novembre sul sito www.ossigeno.info . Contiene le sintesi e i resoconti delle udienze del processo penale che nel 2019 ha condannato a 24 anni di reclusione un italiano che nel 2014 era arruolato come volontario nella Guardia Nazionale Ucraina. Contiene inoltre una analisi sul problema dell’impunità per l’uccisione dei cronisti in zone di guerra e aree di crisi.
CERCAVANO LA VERITA’ – L’archivio online che insieme alle storie di 30 giornalisti italiani uccisi mentre cercavano la verità consente di consultare documenti e testimonianze e a ripercorrere il cammino della giustizia per ognuno di loro è stato inaugurato da Ossigeno il 3 maggio 2020 e ha suscitato molto interesse anche fuori Italia. Perciò dal primo novembre 2020 è disponibile anche il lingua inglese.
1200 GIORNALISTI UCCISI – In occasione di questa ricorrenza, l’UNESCO ha ricordato che negli ultimi quattordici anni (2006-2019), quasi 1.200 giornalisti sono stati uccisi per il semplice fatto di aver cercato delle notizie e averle riferito al pubblico. In media, dunque, sottolinea UNESCO, ogni quattro giorni è stato ucciso un giornalista. In nove casi su dieci gli assassini sono rimasti impuniti. L’impunità, aggiunge l’Agenzia delle Nazioni Unite, comporta altre uccisioni e spesso è un sintomo di crisi, di disapplicazione della legge e di malfunzionamento dei sistemi giudiziari. L’UNESCO teme che l’impunità possa danneggiare l’intera società, coprendo gravi violazioni dei diritti umani, corruzione e criminalità. I governi, la società civile, i media e tutti coloro che sono interessati a sostenere lo Stato di diritto sono perciò invitati a unirsi agli sforzi globali per porre fine all’impunità.
* Direttore di Ossigeno per l’Informazione
Perché la sentenza per la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli ci riguarda tutti
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