A Milano un giardino dedicato a Ilaria Alpi
A Milano il consiglio del Municipio 8 ha deciso di dedicare un giardino in via Mario Borsa ad Ilaria Alpi, giornalista Rai uccisa a Mogadiscio nel 1994 insieme al collega Miran Hrovatin, durante un’inchiesta per il TG3 sul traffico di rifiuti in Somalia.
Ma la scelta non è stata unanime: durante la seduta di consiglio, tre consiglieri della Lega si sono astenuti dichiarando che Ilaria Alpi “è morta sul lavoro” e che “non aveva rapporti con Milano”.
“Motivazioni pelose, quelle dei tre consiglieri leghisti – commenta il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini – in certi casi è meglio dire un secco no che trovare scuse. Anna Politkovskaya, uccisa a Mosca nel 2006, è morta anche lei sul lavoro? Aveva a che fare con Milano? Eppure Milano le ha intitolato un giardino proprio sotto piazza Gae Aulenti. Milano, capitale dell’editoria italiana, dedica da molti anni giardini e spazi verdi ai giornalisti. Senza guardare alla milanesità e nemmeno a come sono morti. Piuttosto, al loro valore, alla dedizione con cui hanno svolto il loro mestiere che qualche volta, come nel caso di Ilaria e Anna, hanno pagato con la vita. Ringraziamo il consiglio del Municipio 8 per la decisione assunta che conferma l’attenzione di Milano, capitale dell’editoria, al valore dell’informazione”.
Intitolare lo spazio verde di via Borsa a Ilaria Alpi è un gesto di forte sensibilità nei confronti di tutti i giornalisti che quotidianamente, con il loro lavoro, illuminano territori, periferie e situazioni dove il malaffare, le mafie, o, in alcuni Paesi, poteri ancora più forti, operano indisturbati. In questo senso, i giornalisti come Ilaria svolgono un ruolo sociale che deve essere universalmente riconosciuto.
Oltre al giardino dedicato a lei, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti si augura che nelle prossime settimane si concretizzi anche l’idea di una speciale panchina del Parco Solari, dedicata a Walter Tobagi (nel 40° anniversario del suo omicidio). Un progetto condiviso a maggio scorso dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, su proposta di ALG e Federazione Nazionale della Stampa.
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