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Criminalità: più controllo del territorio per migliorare la percezione di sicurezza

Piero Innocenti il . Criminalità, SIcurezza, Società

arrestiStiamo vivendo sicuramente uno dei momenti più angoscianti della nostra storia, storditi come siamo, da una parte, dai bollettini sui contagi da Coronavirus che quotidianamente vengono diffusi dagli organi di informazione, dalla produzione serrata di provvedimenti (dpcm) emanati dal Governo e da Regioni e Comuni (ordinanze) per cercare di limitare la diffusione dell’epidemia e, dall’altra parte da una serie di fatti delittuosi particolarmente gravi e ripetuti in molte città che contribuiscono non poco ad alimentare quel senso di insicurezza collettiva già messo a dura prova.

Così, limitandoci a riepilogare alcuni dei fatti più gravi di questi ultimi giorni, va segnalato il ferimento, a Reggio Emilia, a colpi di pistola, dopo una discussione per un banale diverbio in strada, di cinque giovani, uno dei quali in prognosi riservata, da parte di un uomo arrestato dalla Polizia.

Violenze ripetute a Castelsangiovanni (Piacenza) dove una coppia viene aggredita e rapinata in casa da tre uomini incappucciati e armati che riescono a sottrarre alcuni oggetti dalla cassaforte aperta con un “flessibile”. A Latina dove vengono arrestati due rapinatori che avevano accoltellato un gioielliere. A Roma dove in una filiale della Ubi Banca i rapinatori si impossessano di circa 70mila euro ferendo il cassiere con un colpo in testa del calcio della pistola per aver cercato di azionare l’allarme collegato con la centrale della Polizia.

Scene da Far West a Lentini (Siracusa) dove in pieno centro due killer uccidono a pistolettate un uomo fuggendo dopo aver tentato di rubare un’auto e ferendo una persona. Episodi di violenza che fanno pensare più al Messico dove si spara e si uccide con estrema disinvoltura.

Misterioso, almeno per ora, anche l’agguato in una pizzeria di Brindisi dove un giovane di ventitre anni è stato colpito ad una gamba e all’addome da almeno due colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata da due sicari. Mistero anche sul ritrovamento di un cadavere di un uomo a Castelfranco (Pisa) ucciso verosimilmente a coltellate.

Brutale la rapina compiuta in un bar a Roma dove un uomo ha sottratto l’incasso ad una donna del locale rimasta ferita da una coltellata al volto nella colluttazione che ne era scaturita. Che dire, poi, del giovane che a L’Aquila sorprende un ladro che sta rubandogli la moto e nel tentativo di fermarlo viene pestato a sangue.

Altri episodi si sono registrati a Roma con una donna di novanta anni rapinata in strada e spinta a terra da un bandito; a Napoli, dove un banale litigio per motivi di viabilità si è trasformato in una tragedia con diversi colpi di pistola esplosi per uccidere un giovane rimasto ferito gravemente. Ancora sangue con uno spacciatore ferito a fucilate a Grosseto ed un uomo preso a martellate nella sua villa da banditi sorpresi a smurare la cassaforte.

Non si contano più gli assalti notturni per “prelievi forzosi” in uffici postali e bancari. Così, di recente è accaduto all’ufficio di Scerne di Pineto (Teramo) devastato dall’esplosione del Postmat e a Monterotondo Scalo (Roma), dove alcuni banditi assaltano un bancomat e fuggono seminando le  volanti della Polizia con fumogeni azionati da un compressore di cui era munita l’auto dei malviventi.

Una situazione generale che, come andiamo ripetendo da tempo, richiederebbe straordinari sforzi nel controllo sistematico, capillare del territorio, anche affiancando militari dell’Esercito alle forze di polizia le cui risorse sono sempre inadeguate.

Certo non si può ancora pensare di risolvere questi problemi con i controlli di vicinato, con patti per la sicurezza o con le telecamere di sorveglianza. Si rischia, altrimenti, di vedere scendere in campo i cittadini “armati di mazze” come è successo una decina di giorni fa a Cassino-Cervaro (Frosinone) con la gente esasperata dalle continue azioni predatorie.

(In)sicurezza pubblica sempre più diffusa e l’assuefazione della gente alla violenza

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