Vivere nell’insicurezza
Con la pandemia si modifica la percezione collettiva della sicurezza, vanno in crisi i rapporti internazionali e la geopolitica tradizionale. Vacilla l’unità dell’Occidente e la sua contrapposizione agli avversari.
La tensione tra le grandi potenze, i dissensi sul piano militare, e in particolare i contrasti tra l’Europa e l’America di Trump, tracciano i confini tra sicurezza e insicurezza fino al febbraio 2020. Ma nei mesi seguenti si diffonde inarrestabile in tutto il pianeta la pandemia.
La gravità della situazione travalica la dimensione sanitaria per trasformarsi in emergenza economica, sociale e politica. Superando ogni confine la crisi modifica la percezione della sicurezza nel sentire collettivo, ma soprattutto sembra cambiare le relazioni che definivano le condizioni stesse della sicurezza nazionale e internazionale.
In gioco è stata ed è la tenuta stessa dell’Europa. La razionalità è l’unica risorsa che abbiamo per contrastare il mondo di insicurezze in cui dovremo vivere.
Gian Enrico Rusconi
Vivere nell’insicurezza
Il Mulino, 2020
Pagg. 152, € 12,00
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