Scarpinato, il convitato di pietra e la Commissione Antimafia

Le ricette economiche e sociali per fare della disgrazia pandemica una occasione si moltiplicano ed intrecciano il futuro del Governo con le prossime elezioni.

Ma c’è un convitato di pietra e lo ha di nuovo evocato il Procuratore Generale di Palermo, Scarpinato, persona seria, dedita, competente, parlando di Graviano alla festa de Il Fatto Quotidiano.

Graviano ha soltanto 50 anni, una caterva di ergastoli sulle spalle, da scontare in regime del 41 bis: un incubo anche per il mafioso più resiliente, perché non collabora? Perché sa che lo ammazzerebbero in carcere o che ammezzerebbero uno dei suoi figli (forse quello ritenuto nato proprio da una concessione negoziale – NdaA).

Soltanto la Commissione parlamentare antimafia, con le giuste cautele, potrebbe domandare al dott Scarpinato qualcosa di più, tipo quali siano i collaboratori che gli hanno detto questa cosa, come la interpreta e come la mette in relazione con le esternazioni fatte da Graviano nell’ambito del processo ‘Ndrangheta Stragista, celebrato a Reggio Calabria, con l’arresto avvenuto a Milano nel 1994 o con la sentenza di condanna di Dell’Utri.

Quali ‘cambiali’ vanno ancora onorate in questo Paese dopo la ristrutturazione del potere avvenuta tra il 1989 ed il 1994? Quante persone sono state suicidate in carcere o fuori dal carcere, quante assassinate, quante rovinate professionalmente pur di seppellire questa verità?

A tutti coloro che giustamente discutono del futuro dell’Italia snocciolando progetti strategici, riforme mediatiche, catarsi infrastrutturali, rifondazioni scolastiche ed universitarie, palingenesi ecologiche… una preghiera: questo convitato non si può eludere, è di pietra, pesante ed ingombrante, ci farà di nuovo inciampare.

* Consulente Commissione Parlamentare Antimafia

PS: cordiale solidarietà alla giornalista Alessia Candito aggredita pesantemente dai ‘fascisti-da-tastiera’ per aver detto ancora una volta la verità su quel che sta avvenendo a Reggio Calabria. Forza Alessia, siamo con te!

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