Martella: «La pirateria è furto di democrazia»
Intervenendo alla presentazione della ricerca Fapav/Ipsos sulla fruizione illegale di prodotti audiovisivi in Italia nel 2019, il sottosegretario ha anche ribadito la necessità di arrivare in tempi rapidi a rendere «applicabile e operativa» la direttiva europea, per «tutelare il diritto d’autore, i contenuti dei prodotti editoriali, dell’industria creativa, del lavoro giornalistico»
«La pirateria è mancato fatturato, meno posti di lavoro, furto di creatività. Ma anche furto della nostra democrazia, perché porta alla diminuzione del pluralismo dell’offerta». A dirlo, il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, intervenendo alla presentazione della ricerca Fapav/Ipsos sulla fruizione illegale di prodotti audiovisivi in Italia nel 2019.
Un fenomeno che colpisce duramente anche «libri e giornali», ricorda, ancora più durante l’emergenza sanitaria. «Bisogna intervenire su tre piani – elenca il sottosegretario –. Va rafforzato il quadro normativo di repressione e contrasto; bisogna agire sulla leva culturale per ridurre la portata di potenziali pirati; e introdurre incentivi per l’utilizzo di prodotti legali. Su questo abbiamo deciso di intervenire, anche alla luce dell’incremento del fenomeno durante l’emergenza Covid, inserendo nel decreto Rilancio la misura antipirateria».
Proprio l’interlocuzione con l’Agcom avviata durante il lockdown, racconta Martella, «porta oggi a far votare una misura antipirateria che rafforza i poteri sanzionatori dell’Agcom e tutela il diritto d’autore. Si tratta di una misura molto innovativa, anche a livello europeo, dal punto di vista della strumentazione che mette a disposizione e punta a contrastare la diffusione di contenuti pirata attraverso i servizi di messaggistica, permettendo il perseguimento anche quando gli operatori delle piattaforme digitali sono ubicati fuori dal territorio nazionale. Con questa interlocuzione con l’Agcom si è arrivati anche alla misura di enforcement di strumenti sanzionatori, portando la sanzione massima fino al 2% del fatturato. Un’iniziativa che ha visto tutte le forze politiche d’accordo» e che «verrà votata al Senato entro il 18 luglio».
Per il sottosegretario, inoltre, «c’è un aspetto culturale su cui lavorare». La pirateria, osserva, «non appare ancora come un furto, ma come una furberia. Non c’è una particolare consapevolezza che si stia commettendo un atto grave che danneggia la nostra industria e la nostra democrazia».
Sempre sul tema del contrasto alla pirateria e della tutela del diritto d’autore, Martella anticipa che «il Senato sta per concludere l’esame della direttiva europea sul copyright, che dovrebbe essere approvata così come è uscita dal Parlamento europeo. Ci sarà poi un passaggio alla Camera e a quel punto si procederà al decreto attuativo per renderla applicabile e operativa. Mi auguro possa avvenire in tempi ragionevoli, entro la fine di quest’anno. Il nostro Paese ha tempo fino a giugno 2021 per farlo, ma prima l’approviamo meglio è».
«Stiamo lavorando per accelerare», conclude, così da avere «un quadro normativo completo per tutelare il diritto d’autore, i contenuti dei prodotti editoriali, i contenuti dell’industria creativa, del lavoro giornalistico e una giusta remunerazione di questo tipo di lavoro».
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