Le migrazioni fra noi
“Le migrazioni fra noi” è’ il titolo di un dossier appena pubblicato dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Composto da 22 schede infografiche, ha per tema le migrazioni, ed ha come obiettivo la lotta contro i luoghi comuni.
La democrazia è uno dei beni più preziosi, ma per funzionare correttamente ha bisogno di cittadini bene informati. Se invece siamo male informati, o per niente informati, diventiamo facili prede di forze che hanno interesse a strumentalizzarci trasformando la democrazia in una farsa. Peggio ancora in una forma di tirannia veicolata dall’ignoranza dei più.
Il tema delle migrazioni è uno di quelli che conosciamo di meno, ma che più suscita reazioni emotive. Il che spiega perché alcune forze politiche, ansiose di voler lasciare tutto com’è facendo finta di voler cambiare tutto, cercano di ottenere consenso presso l’elettorato additando gli immigrati come i responsabili di tutti i nostri mali. Del resto da quando mondo è mondo il potere ha sempre cercato di distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità, incolpando i più deboli dei mali in realtà commessi da lui.
Il dossier è stato prodotto proprio per fornire al pubblico del materiale informativo, al tempo stesso rigoroso e di facile lettura grazie all’uso di grafici e immagini.
L’apertura si concentra, inevitabilmente, sul fenomeno delle migrazioni a livello mondiale. Un numero in crescita in termini assoluti, ma relativamente stabile in termini percentuali perché la popolazione mondiale va crescendo. Dalle immagini si apprende che le migrazioni riguardano tutti i continenti e che l’Europa è uno di quelli dove le persone si muovono di più.
L’attenzione si sposta poi su profughi, quei migranti che fuggono da situazioni insostenibili dovute non solo a guerre e regimi repressivi, ma sempre più spesso anche alle calamità naturali. Purtroppo i cambiamenti climatici non fanno altro che accrescere il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case.
Una parte importante del dossier è dedicato alla situazione italiana, mettendo in evidenza che l’Italia è al tempo stesso terra di immigrazione di emigrazione. Praticamente il numero di immigrati stranieri e di emigrati italiani si equivalgono. Il dossier ci dice anche che i migranti danno un contributo importante alla nostra economia. Se ad un tratto tutti gli occupati immigrati se ne andassero, le casse dell’INPS entrerebbero in crisi profonda.
E ciò nonostante noi facciamo una guerra feroce all’ingresso di nuovi migranti, punendo perfino le ONG che cercano di salvare in mare chi cerca di raggiungere le nostre coste per sfuggire dall’inferno libico. Da quando la legge italiana ha trasformato il soccorso in mare in reato, l’incidenza dei morti nel Mediterraneo è praticamente raddoppiata in rapporto alle partenze.
Il dossier si chiude con un invito. Quello a operare una sanatoria, per regolarizzare i circa 600.000 clandestini esistenti sul nostro territorio. Sarebbe di grande beneficio per tutti, perché la clandestinità, oltre a condannare i clandestini alla perdita di dignità, alimenta il lavoro in nero, il caporalato, l’economia criminale. E questo sì, ci fa davvero del male.
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