La Gazzetta del Mezzogiorno è fallita, via libera all’esercizio provvisorio
Il Tribunale di Bari – IV sezione civile – ha dichiarato il fallimento di Edisud Spa e Mediterranea, rispettivamente società editrice e proprietaria della Testata La Gazzetta del Mezzogiorno, disponendo al tempo stesso l’esercizio provvisorio, dunque assicurando la continuità dell’attività di impresa per consentire la regolare uscita del giornale.
I giudici (il collegio è stato presieduto dalla dott.ssa Raffaella Simone) hanno così accolto la richiesta avanzata dalla Procura un mese fa (procuratore aggiunto Roberto Rossi con i sostituti Lanfranco Marazia e Luisiana Di Vittorio, che coordinano l’inchiesta sulle società) e hanno nominato i curatori per le due società: prof. Michele Castellano e dott. Gabriele Zito per Edisud; avv. Paola Merico e dott. Rosario Marra per Mediterranea (la società è anche proprietaria dell’immobile della sede di via Scipione l’Africano e concessionaria per la raccolta pubblicitaria).
Dagli accertamenti della Procura di Bari, Mediterranea ed Edisud avrebbero accumulato complessivamente debiti per circa 50 milioni di euro. Sono state fissate alle udienze del 24 e del 26 novembre 2020 le adunanze dei creditori per l’esame dello stato passivo dinanzi ai giudici delegati.
«La prosecuzione dell’attività imprenditoriale, finalizzata all’esclusione del danno grave per i dipendenti e la comunità che usufruisce dei servizi editoriali – scrive il giudice Simone, estensore della sentenza di Edisud – potrebbe risultare non negativa anche per i creditori, potendosi fondatamente presumere che l’interruzione dell’attività riduca il valore del complesso aziendale, che, in costanza di esercizio, potrebbe essere più favorevolmente collocata sul mercato».
Analoga motivazione si legge nel provvedimento di Mediterranea, a firma del giudice Paola Cesaroni, laddove chiarisce come l’esercizio provvisorio serve ad «evitare nell’immediato l’interruzione della pubblicazione della testata giornalistica».
FNSI: ora possibile rilancio, da Governo tutela
«La sentenza di fallimento di Mediterranea ed Edisud, proprietaria ed editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, chiude la stagione delle gestioni allegre e scriteriate. La decisione del Tribunale di Bari di concedere l’esercizio provvisorio va salutata con favore perché scongiura l’interruzione delle pubblicazioni e pone le basi per il rilancio della testata, a partire dalla redazione, e per la tutela dell’occupazione». Lo affermano, in una nota, Fnsi e Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata.
«L’auspicio è che, ora, il Governo assuma con celerità ed efficacia ogni decisione utile a tutelare i posti di lavoro della Gazzetta del Mezzogiorno, accompagnando – tramite il tavolo con la Fnsi già insediato dal Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio – l’iniziativa avviata dai giornalisti per tutelare l’informazione in Puglia e Basilicata e affiancando, con strumenti normativi ordinari, il lavoro che i curatori fallimentari sono chiamati a portare avanti, rimediando agli errori sin qui commessi e per consentire la tutela del pluralismo e dell’informazione in due fondamentali regioni del Mezzogiorno. Fnsi e Associazioni regionali di Stampa continueranno a lavorare, senza clamori e rifuggendo da ogni forma di protagonismo, al fianco delle colleghe e dei colleghi per tutelare l’occupazione e difendere il pluralismo dell’informazione nel Mezzogiorno».
CGIL: si conclude triste pagina di storia
La Cgil Puglia e la Slc Puglia augurando buon lavoro ai curatori nominati sia di Edisud che di Mediterranea «dichiarano la propria disponibilità da subito a iniziare una serie di incontri che possano dare un minimo di stabilità ai lavoratori e garantire un futuro solido e concreto rispetto a un passato scriteriato vissuto fino a oggi».
«Con la sentenza di fallimento di Mediterranea e Edisud proprietaria ed editrice della Gazzetta del Mezzogiorno – scrivono Giuseppe Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia e Nicola Di Ceglie, segretario generale Slc Cgil – si conclude una tragica e triste storia di tutti i lavoratori poligrafici e giornalisti del quotidiano, La decisione del tribunale di Bari di concedere l’esercizio provvisorio permette quantomeno la continuità di pubblicazione del giornale e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i lavoratori che ormai vivono da tempo nell’indecisione più totale. Sono ormai mesi che poligrafici e giornalisti lavorano non sapendo se ci sia una luce in fondo al tunnel o no, non sanno le prospettive che ci possono essere, non sanno soprattutto se il loro lavoro sarà servito o no per il futuro del giornale».
«Ci auguriamo che il tavolo per la Gazzetta del Mezzogiorno insediato dal dipartimento dell’editoria grazie al sottosegretario Martella con Cgil, Cisl e Uil Fnsi e che ha visto la partecipazione del governatore Emiliano e dei ministri Bellanova e Boccia possa essere ripreso per dare soluzioni concrete a tutti lavoratori».
Il sindacato Uil Puglia: Sentenza dà speranza
«A questo punto facciamo appello alla politica affinché vari norme immediate che accompagnino, senza traumi, il difficile percorso che si schiude con la dichiarazione di fallimento, e all’imprenditoria, in particolare quella locale, nella speranza che sappia e voglia cogliere le grandi opportunità che si profilano dietro la procedura fallimentare, tutelando i posti di lavoro e rilanciando il una testata con un brand tuttora fortissimo e dalle enormi potenzialità nei territori di riferimento».
Lo affermano Franco Busto, segretario generale della Uil Puglia, e Vito Gemmati, segretario generale della Uilcom regionale, commentano la sentenza del Tribunale di Bari che ha dichiarato il fallimento della Edisud spa, società editrice de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, e della Mediterranea s.p.a., proprietaria della testata.
«Si tratta – evidenziano i sindacalisti – di una sentenza che, seppur dolorosa e drammatica, potrebbe avere risvolti positivi e celare segnali di speranza per tutte le lavoratrici ed i lavoratori del giornale, in particolare per i poligrafici, che scontano, già dal 2013, tagli pesantissimi alle loro retribuzioni e che sono stati duramente colpiti dalla spending review attuata dagli amministratori giudiziari».
«Accogliendo la richiesta di esercizio provvisorio formulata dalla Procura della Repubblica – proseguono – il Tribunale del capoluogo ha dimostrato nei fatti di avere a cuore non soltanto una testata storica, con oltre 133 anni di attività a servizio delle regioni di Puglia e Basilicata, ma anche le sorti dei circa 150 lavoratori, fra poligrafici e giornalisti, trascinati, senza alcuna responsabilità, sin dalla data del sequestro giudiziario per confisca, a settembre 2018, in un incubo ancora senza un epilogo».
«Ora – concludono Busto e Gemmati – bisogna concentrare le forze per rilanciare con ogni mezzo la Gazzetta».
Gazzetta del Mezzogiorno, insediato il tavolo di crisi
Gazzetta del Mezzogiorno: «I giornalisti prime vittime della crisi»
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