Giornata mondiale dell’Ambiente
E non può che essere mondiale. E non per ambizione, per vanto o per esaltazione. Semplicemente perché è nella sua stessa “natura”.
Perché un comportamento virtuoso eseguito nell’intimità delle mura domestiche o nel segreto di un bosco, di un giardino, come l’abbraccio a un albero o la mascherina non gettata via per strada e la differenziata scrupolosa, sono tutti atteggiamenti e scelte che concorrono a cambiare il mondo.
La bicicletta, il mezzo pubblico, la scelta del cibo e del suo venditore, l’attenzione alla provenienza e al non lasciarsi ingannare dal prezzo, riescono a dire grazie all’aria buona e a chi ce l’ha donata.
Il programma politico, il packaging, i luoghi comuni da sconfiggere, il chilometro zero, il combustibile e l’energia di cui servirsi, la scelta dell’auto da acquistare e l’uso della stampante, danno una mano alla terra, all’acqua e a tutti gli esseri viventi che vi abitano. Perché non può che essere mondiale.
Dal Polo Nord all’Amazzonia, dalle isole sommerse alle strade percorse da Greta Thunberg, dalle dichiarazioni d’impegno per il disinvestimento dalle fonti fossili agli sforzi reali per fermare i cambiamenti climatici.
Mondiale come l’ecologia integrale: “Questo concetto di ecologia integrale è la grande novità dell’enciclica Laudato si’. Ma purtroppo non è stato ancora compreso del tutto”, parola di Carlo Petrini.
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