Isola scaligera e ’ndrangheta nel veronese, il plauso di Avviso Pubblico
Avviso Pubblico esprime il proprio plauso e ringraziamento per l’operazione antimafia denominata Isola Scaligera coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia e condotta dalla prima divisione del Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia e dalle Squadre Mobili di Verona e Venezia.
Un’operazione che dimostra, una volta di più, come l’infiltrazione della ’ndrangheta sia oramai radicata in Veneto, tanto da creare una locale, una struttura criminale riconducibile alla cosca degli Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto (Crotone), che agiva sul territorio della provincia di Verona.
L’inchiesta Isola Scaligera, frutto di tre anni di indagini, segue analoghe inchieste sulla presenza della criminalità organizzata in Veneto come At Last, Terry, Ciclope, Aspide, Valpolicella, Stige e Fiore reciso, tutte condotte negli ultimi cinque anni.
Da anni, Avviso Pubblico – che in Veneto conta oltre 70 Enti soci, tra cui la Regione e i Comuni capoluogo di Padova, Treviso, Verona e Venezia – denuncia la presenza del fenomeno mafioso in Veneto, in particolare nel settore economico e sociale, attraverso iniziative di sensibilizzazione pubblica, nelle scuole e con gli amministratori locali.
“Anche le mafie, come il coronavirus, si insinuano e diffondono senza darlo troppo a vedere – ha dichiarato Andrea Cereser, Sindaco di San Donà di Piave e Coordinatore regionale di Avviso Pubblico – Anche le mafie, come il virus, possono essere combattute e sconfitte. Prendendo le distanze, senza che questo significhi girare la testa da un’altra parte. E creando quegli anticorpi che consentono all’economia e ai corpi sociali di mantenersi in buona salute. Grazie a tutte le persone, magistrati, forze dell’ordine, amministratori e cittadini, che si prendono cura delle nostre comunità con concrete azioni di denuncia, di contrasto e di repressione”.
“L’operazione che ha portato alla scoperta di una strutturata e autonoma organizzazione locale della ’ndrangheta a Verona conferma quanto da tempo sostengono gli apparati investigativi, la magistratura e la Commissione parlamentare antimafia – ha aggiunto Mirco Frapporti, Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico e consigliere comunale di Fumane (Vr) -. Nella nostra provincia, e in Veneto, le mafie si sono radicate, corrompendo ed investendo ingenti capitali nel nostro sistema economico. Tutto questo è stato possibile grazie ai servizi e alla complicità fornita loro da alcuni liberi professionisti, esponenti del mondo bancario ed imprenditoriale. Da tre anni Avviso Pubblico, consapevole di questo scenario, opera un’azione di prevenzione contro le mafie e la corruzione organizzando iniziative pubbliche e con le scuole, e realizzando percorsi di formazione dedicati ad amministratori locali, dirigenti e funzionari pubblici. Da ultimo, segnalo che è iniziata un’interlocuzione importante anche con la Camera di Commercio di Verona per organizzare un progetto di difesa dell’imprenditoria sana dai possibili attacchi mafiosi. Un progetto che, oggi più che mai, è urgente mettere in atto”.
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