L’ex senatore venduto, ora in galera, aveva tradito anche Buscetta
Sergio De Gregorio, giornalista da gossip che svela Tommaso Buscetta in crociera e fregandosene di metterne a rischio la vita, e lo costringe a scappare dall’Italia verso gli Stai Uniti dove morirà pochi anni dopo. Portato in parlamento di Di Pietro, si fa comprare da Berlusconi per 3 milioni contanti, fa cedere il governo Prodi e poi, fuori dal parlamento, fa impresa ‘a modo suo’: arrestato per estorsioni e riciclaggio
Detto alla Sciascia, «Uomini, mezz’uomini, ominicchi e quaquaraquà»
Dal giornalismo alla politica, le mille facce dell’ex senatore “comprato” da Berlusconi. Per Sciascia in fondo alla lista. L’ex senatore di Forza Italia De Gregorio, ora in carcere, sarebbe il perno di una serie di società di comodo, create apposta per nascondere un fiume di denaro che sarebbe attraverso i conti di un’azienda inventata allo scopo. Il sequestro ammonta a 470 milioni di euro e riguarda in totale 5 società.
Riciclatore non solo di politica
Denaro sporco di quasi certa provenienza camorrista. Tre milioni di euro i denari di Giuda per far cadere il governo Prodi, opachi contatti con esponenti di camorra, il giro di soldi che ruotava intorno ai finanziamenti all’Avanti, oltre scoop all’ ‘obliquo’ scoop (forti sospetti di altro ‘affare’) che rivelò al mondo la presenza in Italia del pentito di mafia Tommaso Buscetta, mettendone a rischio la vita.
Comprato e venduto
Giornalista e parlamentare, passato da Italia dei Valori al Pdl, Sergio De Gregorio finisce nuovamente nei guai per un giro di estorsioni, riciclaggio e autoriciclaggio che ha per base alcuni locali del centro di Roma. Arrestato dagli uomini della Squadra mobile di Roma e condotto in carcere insieme con altre 4 persone, Antonio Fracella, Vito Frascella, entrambi ex militari della Marina, di origini pugliesi, la campana Giuseppina de Iudicibus, la commercialista Michela Morelli, di Rovereto, già pregiudicata per reati tributari, truffa e bancarotta fraudolenta. Ai domiciliari un altro pugliese, Vito Meliota. Per Michelina Vitucci, di Bari, è stato invece disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel giro anche romano Corrado Di Stefano, da tempo residente all’estero.
Pizzo e camorra o ‘ndrine?
Tra le vittime dell’estorsione i titolari di un bar in via Chiana e uno in via Flavia. I proventi sarebbero poi stati investiti nelle società, la Apron, la Italia Global Service, Pianeta Italia, Ittica italiana e Italia Comunicazione che gestisce il magazine online Pianeta Italia News. Le indagini sono partite dalla denuncia del titolare dei bar di via Chiana che ha raccontato di aver subito una richiesta indebita di denaro per 80 mila euro. Nell’inchiesta è coinvolto anche Pietro Schena, considerato il braccio destro di De Gregorio. Sarebbe stato lui a inviare presso il bar come emissari i due militari della Marina.
Contanti usura ed esproprio
«Disinvolto, spregiudicato, con una rete di relazioni estesa anche nel mondo dei servizi segreti – scrive Repubblica -, De Gregorio si ritrova di nuovo al centro di una vicenda giudiziaria svelata dalle indagini della Dda di Roma. Venuto comunque a conoscenza delle indagini (un infiltrato o solo un amico?), aveva raccomandato ai complici di far sparire ogni traccia.
‘Stratega del gruppo di caratura criminale’
«Punto di riferimento indiscusso, lo stratega del gruppo, sempre pronto a ‘sistemare’ le cose”», scrive di lui il gip di Roma, Antonella Minunni, nell’ordinanza di custodia cautelare. «E’ lui che risolve le questioni sorte all’interno del gruppo – continua il giudice – e che suggerisce ogni volta le strategie difensive, è recidivo, avendo riportato, tra l’altro, condanne per corruzione in atto contrario ai doveri d’ufficio. Ha una caratura criminale e scaltrezza davvero eccezionale».
Antimafia a Napoli
In passato per indagini analoghe in odore di camorra era finito in una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, finita con minor fortuna. Dopo il cambio di casacca, divenne lui un corruttore politico in contro Berlusconi con 5 milioni cash disponibili. Denunciato e dopo una richiesta di arresto purtroppo respinta dal parlamento, fu invece lui a costituirsi beneficiando dei domiciliari. Oggi, per la prima volta, ha varcato la soglia di un carcere.
Su De Gregorio biografia verità su Remocontro gia’ 7 anni fa
Fonte: Remocontro
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