Dobbiamo trasformare la memoria del passato in un’etica del presente
Giovanni Falcone diceva che le mafie “non sono invincibili perché, come ogni fatto umano, hanno un inizio e una fine”. Ed è importante sottolinearlo con forza oggi, per evitare le esagerazioni che sentiamo di una mafia onnipotente oppure quelli che diminuiscono tutto. Diceva anche che la lotta alla mafia è una battaglia di legalità e di civiltà.
Allora diciamo con forza che non basta scrivere le leggi nei codici se prima non le abbiamo scritte nelle nostre coscienze perché sono troppo le coscienze passive, un po’ addomesticate che trasformano la legalità in qualcosa di strumentale, malleabile, calibrata a seconda degli interessi. Prima di parlare di legalità dobbiamo riflettere, innanzitutto sulla nostra di responsabilità perché la responsabilità è la base della nostra libertà. In questi anni si parlato molto di legalità dimenticando che senza civiltà cioè la giustizia sociale, i diritti, l’educazione, la cultura, le politiche sociali, il lavoro, la legalità resta una bella parola ma una parola astratta, una parola lontana.
Ci dà forza e speranza il fatto che a sentire forte l’impegno e la voglia di mettersi in gioco siano soprattutto i giovani, ovvero persone non indurite dagli egoismi, non intossicate o corrotte dalla sete di denaro e di potere. Persone sensibili al sogno e all’utopia e a tutto ciò che trascende i confini di un Io sempre più’ facile preda dei demagoghi e degli spacciatori di illusioni.
Voi giovani siete il simbolo del futuro ed è bellissimo vedervi impegnati a costruire non solo il vostro futuro ma quello di tutti. Abbiamo bisogno di una memoria viva che si traduca tutti i giorni in responsabilità e impegno.
Dobbiamo trasformare la memoria del passato in un’etica del presente.
Se Giovanni Falcone fosse ancora vivo e vedesse lo stato di salute delle mafie direbbe forse che saranno sconfitte solo quando tutti noi torneremo a essere più umani, più giusti, più responsabili, più coraggiosi per lottare per la ricerca della verità e della giustizia.
Solo quando faremo della nostra Costituzione un’etica, una pratica di vita. Abbiamo bisogno di un mondo dove l’amore sia elemento fondamentale della vita e sia inseparabile dal sentimento di giustizia e dalla volontà di costruire una società con molto meno Io e molto piu’ Noi.
* Presidente di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
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