Sotto scorta Carlo Verdelli, direttore de “La Repubblica”
Oggi è stata ufficializzata la misura di protezione personale per il direttore de “La Repubblica” Carlo Verdelli.
Il dispositivo di sicurezza è stato attivato dal Ministero dell’Interno, a seguito delle minacce ricevute negli ultimi due mesi. Il Comitato di redazione del giornale: «Una misura che riporta agli anni più bui del terrorismo». Telefonata del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La solidarietà di tutto il mondo politico e sociale. “Tutti i giornalisti di Repubblica lo proteggeranno”.
Comunicato del Cdr di Repubblica
In uno dei momenti più difficili per il Paese, in redazione è arrivata una notizia che speravamo di non ricevere.
Il nostro direttore, Carlo Verdelli, da sabato scorso è stato messo sotto scorta. Il dispositivo di protezione è stato deciso dal Viminale a seguito delle reiterate minacce ricevute nel corso degli ultimi due mesi, tali da rappresentare un pericolo grave e attuale per la sua incolumità.
Una misura, la tutela disposta dallo Stato, che riporta agli anni più bui del terrorismo.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha telefonato al direttore Carlo Verdelli per esprimergli “solidarietà e vicinanza”.
Pertanto, nel ringraziare le forze dell’ordine per le indagini che stanno svolgendo, la Redazione si stringe intorno al suo direttore e manda un messaggio chiaro agli autori delle minacce: Verdelli non è solo, a proteggerlo non saranno soltanto gli agenti addetti alla sua sicurezza, ma tutti i 360 giornalisti di Repubblica.
Perché mettere sotto scorta il direttore, significa mettere sotto scorta l’intero nostro giornale.
Scorta a Carlo Verdelli, la solidarietà dell’Espresso
I giornalisti dell’Espresso esprimono solidarietà e vicinanza al direttore di Repubblica Carlo Verdelli, a cui, come si è appreso oggi, il ministero dell’Interno ha assegnato da sabato scorso una scorta a seguito delle reiterate minacce ricevute negli ultimi due mesi.
Va ribadito ancora una volta che non saranno le intimidazioni a soffocare il diritto di cronaca.
La redazione dell’Espresso è al fianco dei colleghi di Repubblica e del direttore Verdelli in difesa della libertà di informazione.
Fnsi: «Perseguire i gruppi nazifascisti»
«La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime solidarietà al direttore di Repubblica Carlo Verdelli, da sabato scorso sotto protezione a seguito delle reiterate minacce ricevute nel corso degli ultimi due mesi. Una misura, come evidenzia il Comitato di redazione di Repubblica, che riporta agli anni più bui del terrorismo». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«La concessione della scorta – proseguono – non può far passare in secondo piano la grave minaccia rappresentata dall’azione di gruppi che si ispirano al nazifascismo. È più che mai necessario che le autorità competenti si facciano carico di individuare e perseguire i rappresentati di tali gruppi che continuano ad agire indisturbati nel solco di principi e ideali estranei alla Costituzione repubblicana e all’ordinamento democratico».
Al direttore Carlo Verdelli e all’intera redazione de “La Repubblica” anche la solidarietà di Libera e Libera Informazione
Un abbraccio dall'intera comunità di Libera a @CarloVerdelli e all'intera redazione di @repubblica. Le parole continueranno ad essere scritte su quelle pagine senza far sconti a nessuno per informazione libera, civile e gentile.
— libera contro mafie (@libera_annclm) March 17, 2020
Siamo vicini al caro direttore @CarloVerdelli e ai colleghi/amici di @repubblica cui va tutta la solidarietà di @liberainfo Nessun passo indietro! @FedeAngeli @PBerizzi @carlobonini @eziomauro @giusmo1 @concitadeg @enricobellavia @pazzoperrep @ilvenerdi https://t.co/Y1z1MoBp42
— Lorenzo Frigerio (@lorenz_frigerio) March 17, 2020
Magistratura Democratica, «La stampa libera: garanzia per la democrazia»
Magistratura democratica esprime la sua piena solidarietà al direttore del quotidiano La Repubblica Carlo Verdelli, al quale il Ministero dell’Interno ha destinato un servizio di protezione personale in seguito alle gravi minacce ricevute nelle ultime settimane.
Una vicenda che si inserisce nel quadro allarmante descritto dal rapporto presentato nel gennaio scorso dal Comitato sulla cultura, la scienza, l’educazione e i media dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che anche per il nostro paese denuncia attacchi e minacce crescenti alla libertà di informazione e alla sicurezza dei giornalisti.
Ricordiamo che già dal rapporto pubblicato nel febbraio dello scorso anno dalle organizzazioni partner della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti, risulta che l’Italia è stata tra i paesi con il maggior numero di segnalazioni nel 2018 e che il nostro paese ha registrato, come specifica criticità, gli attacchi di una retorica particolarmente ostile, espressa sui social media contro i giornalisti.
La libertà di informazione rappresenta un pilastro della democrazia e assume un ruolo centrale e irrinunciabile nel quadro dei valori disegnato dalla Costituzione della Repubblica.
Anche in questo momento di grande difficoltà per il Paese, l’attività di libera informazione continua a svolgere una funzione essenziale e insostituibile nello sviluppo della società civile e nella sua tenuta come comunità fondata sui valori della solidarietà e dell’eguaglianza.
La nostra solidarietà va per questo al direttore Verdelli e a tutti gli operatori della stampa, per l’impegno straordinario che stanno affrontando allo scopo di garantire la continuità e la qualità dell’informazione , anche mediante la stampa e la diffusione dei giornali in edicola.
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