Il contagio da combattere non è solo quello del coronavirus
Potete credermi. In questi giorni la ‘ndrangheta che opera nelle regioni del nord sta già stilando un accurato elenco degli imprenditori piccoli e medi, delle imprese artigiane, degli esercizi commerciali, degli operatori turistici che il blocco nella zona rossa di molte attività e il rallentamento di tantissime altre in Lombardia, Veneto, Emilia metterà in grave difficoltà.
Non appena l’emergenza si attenuerà le ‘ndrine (che dispongono di masse ingenti di liquidità monetaria che devono riciclare e “sbiancare”) si presenteranno con capitali freschi e pronti offrendo facili prestiti a chi ha perso clienti e commesse, mancato consegne, perso settori di operatività economica. Con una miriade di prestanome pronti all’uso proporrà compartecipazioni e cessioni di parte delle imprese per assumerne il controllo.
Questo – credetemi – accadrà anche grazie all’intermediazione di faccendieri settentrionali, esperti tributaristi, avvocati e commercialisti compiacenti e cointeressati, del tutto rispettabili e insospettabili.
È già accaduto con la crisi del 2007 e la ‘ndrangheta non perderà neppure questa occasione di radicarsi ancora più in profondità nel tessuto produttivo del nord.
L’antidoto a questa contaminazione non puó che essere una resistenza etica e imprenditoriale delle aziende fiaccate dagli esiti nefasti del coronavirus. Ma questa resistenza dovrà essere supportata dalla mano pubblica e da una lungimirante politica del credito da parte del sistema bancario italiano. Se no altre vaste aree della piccola industria, dell’artigianato e del commercio subiranno un fatale smottamento nelle aree grigie controllate dai capitali della criminalità.
Questo non significa, come vorrebbe Zaia, attenuare o sospendere immediatamente la severa vigilanza sui cluster infetti per ridare piena agibilità a chi vuole tornare a lavorare e produrre a pieno ritmo.
Al contrario, per non indebolire il tessuto produttivo medio piccolo, appare indispensabile oggi la massima severità per abolire, o almeno contenere, il contagio del virus e attrezzare fin d’ora la politica e il credito a interventi mirati (garantiti anche dallo Stato e dal Europa) per evitare che la ripresa – fra qualche mese – di queste aziende sia accompagnata da una prepotente iniziativa criminale tesa a finanziarle prima e controllarle di lì a poco.
Il contagio da combattere non é solo quello del Coronavirus. Non dimentichiamo la lezione della crisi globale del 2007.
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