Caso Toni/DePalo dopo 40 anni si faccia luce
Il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Giuseppe Giulietti lunedì 20 gennaio sarà ad Ancona per incontrare la famiglia di Italo Toni, giornalista di Sassoferrato scomparso 40 anni fa a Beirut nel corso di un viaggio-inchiesta.
Italo il 31 gennaio prossimo avrebbe compiuto 90 anni. Aveva lavorato per La conquista, Il Ponte, L’Astrolabio, Aut e Mensile. È stato rapito in Libano con Graziella De Palo nel settembre 1980 e da allora non si sono più avute loro notizie. Suo è lo scoop giornalistico, pubblicato nel 1968 da Paris Match, che rivela al mondo l’esistenza dei primi campi di addestramento della guerriglia palestinese.
Nel 1980, insieme alla sua compagna e collaboratrice Graziella De Palo (con la quale aveva da poco pubblicato un libro inchiesta su Che Guevara), aveva accuratamente preparato un nuovo viaggio in Libano, per acquisire nuove informazioni e testimonianze. Scriveva per ‘Diari’, catena di giornali regionali che l’editore Parretti in quegli anni sta lanciando in Italia
La mattina del 2 settembre 1980 Italo Toni e Graziella De Palo, da dieci giorni a Beirut per documentare le condizioni di vita dei profughi palestinesi e la situazione politico-militare, escono dal loro albergo per recarsi con una jeep del Fronte Democratico Popolare per la Liberazione della Palestina di Nayef Hawatmeh, nei pressi del castello di Beaufort, su una delle linee di fuoco che li oppone agli israeliani e ai loro alleati.
Il giorno prima avevano comunicato la loro intenzione all’ambasciata italiana, chiedendo espressamente di essere cercati se non fossero rientrati nell’albergo di Beirut, il “Triumph”, entro tre giorni. Da quel momento si perdono le loro tracce: la versione più accreditata parla di un’imboscata, tesa da un commando che si era spacciato per quella delegazione del “Fronte Democratico” che realmente attendevano.
Nel 2005, in occasione dei venticinque anni della scomparsa dei due giornalisti, il caso è stato riproposto ai media attraverso un sito web e il programma televisivo Chi l’ha visto? nel gennaio 2006.
La loro scomparsa è stata oggetto di una memoria proposta dall’Unione nazionale cronisti italiani. Inoltre, grazie a petizioni firmate su iniziativa dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, il segreto di Stato è stato finalmente è recentemente rimosso.
E’ ora che si faccia piena luce sulla vicenda. A questo proposito il presidente della Fnsi lunedì 20 in Ancona incontrerà il fratello di Italo, Paolo, e Alvaro Rossi, grande amico di Italo che insieme alla famiglia non ha mai smesso di credere nella ricerca della verità.
Riaperta l’inchiesta su Toni e De Palo, giornalisti italiani scomparsi a Beirut
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