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Il sistema Montante

Redazione il . Recensioni

IL SISTEMA MONTANTETerzo livello mafioso. Un potere parallelo a quello delle legittime istituzioni. Che è poi la più chiara tra le definizioni di tutte le mafie, almeno di quelle “serie”.

L’autore racconta e ci informa come dal 2007 la mafia cambia pelle, indossa la maschera dell’antimafia e mette a segno un vero e proprio colpo di Stato. Gli ultimi professionisti dell’antimafia l’hanno combinata davvero grossa. Hanno inscenato la più solenne impostura che si ricordi, dai tempi dello sbarco anglo-americano a oggi.

Il protagonista è stato un personaggio davvero pittoresco: Calogero Antonello Montante. Un bohémien dell’imprenditoria di rapina che, all’improvviso, diventa uno dei principali leader nazionali di Confindustria. Compare dei mafiosi Paolino e Vincenzo Arnone, discendenti dei celebri padrini Don Calò Vizzini di Villalba e Genco Russo da Mussomeli, Antonello Montante viene nominato cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per rifare il lifting alla sua biografia personale e familiare ci pensano scrittori del calibro di Andrea Camilleri. Poi dentro le postazioni dei servizi segreti italiani e della CIA gli cambiano i connotati. A colpi di dossier diventa il padre-padrone della Sicilia e si lancia alla conquista dell’Italia intera.

La sua storia nel 2018 finisce male, tra arresti domiciliari, detenzione in carcere e conseguenti processi penali. Parecchi sono i lati oscuri della sua spy story in cui è coinvolto l’ex presidente della Regione, Crocetta, alcuni ex assessori regionali, il suo delfino e successore alla presidenza di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, nonché capo in Sicilia della famigerata lobby delle discariche. La rete di protezione, di cui godevano i vertici degli industriali siciliani, era inoltre costituita dagli ex ministri dell’Interno e della Giustizia, Alfano e Anna Maria Cancellieri. Nella maglie degli investigatori sono rimasti impigliati anche l’ex presidente del Senato, Renato Schifani.

Molti sono i componenti delle associazioni a delinquere create da Montante, ancora a piede libero, che continuano a far soldi a palate, in maniera illecita, in ogni settore dell’economia siciliana, grazie ai soliti metodi corruttivi. C’è ancora da stabilire se quello che gli inquirenti di Caltanissetta hanno definito, in suo onore, Sistema-Montante, è davvero finito o se già si cela sotto altre mentite spoglie.

«Questo “Terzo livello” confindustriale ha fatto anch’esso le sue vittime, non si è limitato a far fuori i concorrenti in affari», sostiene Mauro Mellini, ex parlamentare e noto penalista, autore della prefazione che continua: «Vittime di una “lupara giudiziaria”, di una giustizia di “lotta” in difesa della “Cupola” Sicindustriale, dei “munnizzari”, imprenditori dell’illegalità».

Petrotto è anche lui una di queste vittime. Ma non si è piegato e non si piegherà mai a un sistema mafioso, nonostante la sua vita e quella dei suoi familiari sia stata stravolta e quasi distrutta da questo “Sistema Montante”. Ha avuto il coraggio di andare avanti e combattere la battaglia della legalità per sé e per tutti i siciliani onesti, anche attraverso le pagine di questo libro nel quale emerge chiaramamente l’amore che nutre per la propria terra, la Sicilia, nonostante il disprezzo di uomini come Montante & Co.

Salvatore Petrotto
Il sistema Montante
L’ascesa e il declino degli apostoli dell’antimafia, uomini di Stato infedeli, servizi segreti deviati e giornalisti spregiudicati
Bonfirraro Press, 2019
Pagg. 286, € 18,90

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