La mia testimonianza da Malta
Un governo surreale a Malta. Un governo compromesso sotto gli occhi del mondo.
Inviata per il TG1 sull’isola sono testimone di una settimana di fatti, arresti, perquisizioni del mondo degli affari.
Yorgen Fenech indicato dall’intermediario Melvin Theuma come il mandante dell’autobomba che ha assassinato Daphne Caruana Galizia, gira libero con la sigaretta in bocca, fuori prigione su cauzione.
L’ex capo di stato maggiore Keith Schembri arrestato con gravi accuse per i suoi legami con Fenech anche da arrestato, fuori libero. Il medico di Fenech – Adrian Vella- arrestato per avere fatto da tramite tra Schembri e il suo assistito, libero e ora in vacanza!
L’intermediario Kelvin Theuma ha ricevuto la grazia in cambio del contributo all’indagine. Ma qual’e’ l’indagine?
Con un Primo Ministro che dirige i giochi dell’inchiesta sull’omicidio di Daphne? Nella Repubblica delle banane questa é la realtà. Ma in Europa Malta è un’anomalia assoluta.
Ha ragione la famiglia Caruana Galizia di gridare a squarcia gola e denunciate con la società civile le infiltrazioni criminali al governo.
Dov’e lo Stato di Diritto? Il dirigente di polizia Keith Arnaud che ha la responsabilita’ delle indagini sull’ autobomba, è amico di Schembri e il presunto mandante chiede che sia destituito.
Cosa c’è di normale in tutto questo? Da dove si ricomincia a Malta?
La famiglia accusa: Daphne è vittima di impunità perché il primo ministro Muscat ha protetto i ministri Schembri e Mizzi in questi anni. Se non lo avesse fatto, Daphne sarebbe viva. Due ministri che hanno ricevuto tangenti dalla società offshore di Fenech 17Balck per la centrale elettrica a gas. Di mezzo c’e anche l’Azerbaijan.
Se salterà il tappo internazionale dietro l’autobomba di Daphne, verrà fuori una catena mondiale.
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