“Disonora il padre”, Rai 3 venerdì 22 e lunedì 25 novembre
“Disonora il padre” di Dina Lauricella, in onda venerdì 22 e lunedì 25 novembre alle ore 23:05 su Rai 3, è il racconto inedito di una rivoluzione tutta femminile.
Nello speciale, che si articolerà in due puntate, si esploreranno gli equilibri più intimi della mafia calabrese che ancora oggi si nutre di vecchi codici e riti arcaici.
Nel viaggio on the road tra storie, interviste e numerosi documenti inediti di una nuova generazione di ‘Ndrangheta si racconterà come vivono le donne in queste famiglie: picchiate, rinchiuse, minacciate o uccise dai propri padri per non essere state fedeli ai loro mariti. La spinta verso l’emancipazione parte dai social networks: chattano e si innamorano, trovando la forza di rivolgersi alla giustizia per uscire dalla spirale criminale.
Il fulcro della 'Ndrangheta è la famiglia, sono i legami di sangue.
Oggi assistiamo ad un fenomeno nuovissimo: le mamme e le figlie dei boss cominciano a voltare le spalle alle loro famiglie di mafia.#DisonoraIlPadre con @DinaLauricella, a novembre su #Rai3 pic.twitter.com/SPlpGHRUsr— Rai3 (@RaiTre) October 22, 2019
Le donne che hanno alzato il capo stanno mettendo a rischio la solidità della ‘Ndrangheta, il cui perno sono proprio i legami di sangue che ruotano intorno al ruolo delle “femmine”, in quanto custodi di una cultura criminale in cui l’onore dei padri vale più delle loro stesse vite, siano esse madri, mogli o figlie.
Le storie di queste donne che “disonorano” i padri scegliendo lo Stato al posto della mafia sono un grido di dolore, ma ancor più di speranza in questo mese di novembre in cui ricorre il decennale della morte di Lea Garofalo e la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Dina Lauricella ha raccontato le vicende delle figlie e delle mogli dei boss che collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie anche nel libro “Il codice del disonore” (Einaudi, 2019), finalista al Premio Nazionale Letterario Salvatore Cambosu 2019.
Donne contro la ‘Ndrangheta
Disonora il padre
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