Bollate/Opera/Milano 10/11/12 novembre, “La partita a bordo campo”
L’iniziativa “La partita a bordo campo” prevede, nella seconda settimana del prossimo novembre (10, 11, 12), tre giornate distinte.
Domenica 10 novembre ci sarà la partita di calcio vera e propria nel campo del carcere di Bollate.
Vi si affrontano due squadre: una costituita da operatori penitenziari, l’altra da detenuti e studenti del Gruppo della Trasgressione e di altri gruppi che perseguono analoghe finalità nelle tre carceri di Bollate, Opera e San Vittore. Giocheranno sul campo Autorità istituzionali e detenuti che, dopo aver vissuto negli anni della devianza e dei primi anni di carcerazione un sordo rancore verso l’autorità, oggi cercano di interiorizzarne i criteri e gli obiettivi grazie alle iniziative e alle attività rieducative presenti negli Istituti. Scopo della partita è, come in ogni gioco, puntare alla vittoria giovandosi delle regole che vengono interpretate e difese dagli arbitri in campo.
Lunedì 11 novembre “La Partita a bordo campo” continua con un convegno nel teatro della Casa di Reclusione di Opera sulle finalità della punizione e sui criteri grazie ai quali Punizione possa fare coppia con Rieducazione: magistrati, operatori penitenziari e detenuti si interrogano, nel teatro del carcere di Opera, sulle caratteristiche di una punizione che abbia come principale finalità l’interiorizzazione dei principi cui la punizione stessa si ispira e, in particolare: se e come la punizione possa avvicinare chi viola la norma con chi ne è interprete e tutore; se e come chi ha praticato e chi ha subito l’abuso possano insieme alimentare la coscienza collettiva ed, eventualmente, portarsi reciproco giovamento.
Martedì 12 novembre l’iniziativa si conclude nell’aula magna del Palazzo Giustizia a Milano, sede di grande valore simbolico, dove i protagonisti di conflitti e di contrapposizioni passate questa volta riferiscono e si interrogano su come viene interpretata la punizione in altri paesi europei (ne parleranno avvocati, magistrati, operatori penitenziari, docenti universitari). Infine, le riflessioni finali e i progetti di ricerca dei protagonisti dell’iniziativa in vista di un appuntamento per l’anno successivo.
Alle tre giornate parteciperanno alcuni familiari di vittime della mafia e della criminalità organizzata, familiari di vittime della criminalità, che hanno reagito alla perdita dei congiunti aprendosi a una ricerca che da qualche anno portano avanti insieme con i rei che hanno causato i loro lutti.
Le tre giornate sono aperte a tutti cittadini e, in particolare, a studenti universitari, neo professionisti e agli operatori del settore.
Info: associazione@trasgressione.net
www.trasgressione.net
www.vocidalponte.it
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