Idee che camminano lentamente al Premio Morrione
Il tempo giusto, quello che serve per fermarsi, respirare, riflettere: camminare è un esercizio di attenzione. Il passo lento del cammino restituisce la forma alla bellezza dell’ambiente che abbiamo attorno, riesce a farci notare i dettagli e aiuta a trovare il silenzio dove far camminare le idee.
Del procedere lentamente, per rivivere i momenti trascorsi lungo sentieri e borghi, montagne e cammini, è stato naturale trovare un metodo di scrittura che descrivesse luoghi e persone. Tracce di memoria da ripercorrere per comprendere il cambiamento, l’evoluzione dei luoghi e delle comunità, incontrare la voglia di continuare a sognare un futuro.
Un racconto, una raccolta di paesaggi umani, alla ricerca di un’Italia piccola e fragile, da scoprire grazie alla lentezza e allo sguardo che segue lo stimolo della curiosità e dell’ascolto.
Questo è stato il contributo che con Francesco Izzo abbiamo voluto condividere con il Premio Roberto Morrione; un’occasione importante per portare idee e creare un confronto sui temi del cambiamento climatico. Un’opportunità per ripercorrere le tracce che conducono lungo le sfide dello sviluppo e del futuro che sarà possibile se sapremo curare la Terra.
Informare e spiegare, per dar forza a una consapevolezza nuova che sappia unire conoscenza e visione, impegno e passione. Abbiamo iniziato ricordando la tempesta Vaia, ascoltando Summer Days Lost in Time, il brano creato dai Jack not Me, per non dimenticare.
Abbiamo concluso con il sogno di un cambiamento possibile che ha la forza di una comunità che ha visto il futuro nella cultura e nell’arte: la storia della Cooperativa La Paranza del Rione Sanità a Napoli.
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