Anche noi rafforziamo la scorta a Sandro Ruotolo
E’ stata rafforzata la protezione a Sandro Ruotolo, il giornalista che dal 2015 vive sotto scorta perché minacciato da Michele Zagaria, il potente e feroce boss del clan dei casalesi, che lo voleva “squartare”.
Il Presidente dei cronisti della Campania è arrivato agli appuntamenti del Festival Imbavagliati a Napoli a bordo di un’auto blindata, la prova che per Ruotolo muoversi nel territorio in cui continua a fare inchieste sul traffico dei rifiuti e sugli affari sporchi della camorra è diventato più pericoloso di prima. E pensare che appena a febbraio scorso l’allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva sollevato subbi sulle scorte ai giornalisti e, addirittura, proprio su Sandro Ruotolo si era ipotizzato di togliere la misura di protezione.
La dimostrazione della scarsissima conoscenza di un’area geografica complicatissima e martoriata, dove i casalesi non hanno allentato la morsa, anzi alcuni componenti del sodalizio sono usciti o stanno per uscire dal carcere e ciò aumenta i rischi per i giornalisti che per raccontare la storia di quel comprensorio devono girarlo ogni giorno.
La Federazione nazionale della Stampa e il Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania sottolineano in una nota che questo “è un segnale preoccupante che indica come i clan non abbiano allentato la presa sul territorio. Sono ben quattro i giornalisti sotto scorta armata per le intimidazioni dei Casalesi”.
“La recrudescenza delle minacce riguarda anche altri cronisti, non solo a Caserta e in Campania, ma in tutta Italia. Basti pensare alle reiterate minacce che dal carcere arrivano a Paolo Borrometi. Chiederemo un incontro urgente al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la riattivazione del comitato per la sicurezza dei giornalisti che non è stato più convocato durante il precedente governo”, hanno scritto in una nota diffusa in queste ore il segretario e il presidente della FNSI, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario del SUGC, Claudio Silvestri.
E intanto sono moltissimi i messaggi di solidarietà che stanno arrivando a Ruotolo. Articolo 21 ribadisce la necessità di accendere i riflettori sui territorio tuttora condizionati dai casalesi con articoli e reportage di altre testate e altri giornalisti. Anche noi, in tal modo, rafforziamo la scorta a Sandro Ruotolo.
Libera Informazione aderisce alla proposta di FNSI e SUGC di riattivare il comitato per la sicurezza dei giornalisti presso il Ministero dell’Interno e condivide la necessità ribadita da Articolo 21 di rafforzare la scorta mediatica al collega Ruotolo, producendo inchieste e approfondimenti sui territori condizionati ancora dal clan dei casalesi.
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