A Carola Rackete il prestigioso Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa”
La forza di volontà di un singolo per la salvaguardia dei diritti umani fondamentali. La quinta edizione del Premio Pimentel Fonseca, prologo del Festival “Imbavagliati” ideato e diretto da Désirée Klain, sarà dedicata a loro, i migranti. Uomini, donne, bambini, senza distinzione di sesso, di età o di colore della pelle.
Il prestigioso riconoscimento sarà consegnato mercoledì 18 settembre alle ore 18 al Pan | Palazzo delle Arti Napoli (Via dei Mille, 60) a Helena Maleno (Spagna) giornalista, ricercatrice e attivista spagnola specializzata in migrazione e traffico di esseri umani. Vive in Marocco dove denuncia le violazioni dei diritti che avvengono sulle frontiere spagnole del sud e lavora per supportare le comunità sub-Sahariane durante il processo di migrazione. Helena usa i social network quotidianamente per segnalare le imbarcazioni alla deriva o chi varca il confine, coordinandone il salvataggio. Nei suoi confronti è in atto un procedimento giudiziario per aver difeso il diritto alla vita dei migranti.
Anche quest’anno ci sarà la consegna del Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa”, assegnato a Carola Rackete. Interverrà con un videomessaggio la comandante tedesca, accusata di resistenza contro una nave da guerra e navigazione in zone vietate. Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, la Rackete ha deciso di varcare il porto di Lampedusa, nonostante il nuovo alt della Guardia di Finanza, al fine di portare in salvo i migranti che si trovavano a bordo della sua nave da due settimane e mezzo. Carola è una ricercatrice ambientale e a soli 31 anni vanta tante esperienze in mare sia riguardanti la propria attività scientifica che ai fini di volontariato.
Madrina d’eccezione della serata, Marisa Laurito. Attrice, showgirl, cantante, conduttrice televisiva, autrice e da diversi anni anche acclamata fotografa, la Laurito si definisce un’“Artista in resistenza”, sempre più alla ricerca della qualità e della disciplina, non si arrende al triste fenomeno del biocidio: da qui nasce l’idea della sua mostra “Transavantgarbage”. Una mostra fotografica che denuncia l’insulto ambientale che lede il diritto dei citta dini alla salute e alla vita. Negli ultimi anni, le sue opere sono state esposte in svariate mostre internazionali.
Durante la cerimonia interverranno: Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli, Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Désirée Klain, direttrice artistica del Festival “Imbavagliati”, Giuseppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Claudio Silvestri, Segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Maria Carmen Morese, direttore del Goethe-Institut di Napoli e Alex Zanotelli, sacerdote comboniano, che opera da anni alla Sanità di Napoli. Nel corso della premiazione, è inoltre prevista una performance teatrale a curadell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema di Gianni Sallustro con Roberta D’Agostino. Abiti storici di Costantino Lombardo.
Alle ore 10, come da tradizione, la vincitrice del Premio, Helena Maleno, deporrà i fiori sulla tomba di Eleonora Pimentel Fonseca alla Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore (Piazza del Carmine, 2 – Napoli), insieme all’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele.
La manifestazione, fortemente voluta e promossa dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, è realizzata e prodotta dall’associazione culturale “Periferie del mondo – Periferia immaginaria”.
In onore della storica giacobina napoletana, le protagoniste del premio sono giornaliste e attiviste che lavorano in difesa dei diritti civili. Nel corso della prima edizione, che si è svolta il 20 agosto 2015 al Museo Pan di Napoli, è stata insignita la giornalista russa Oksana Chelysheva, collaboratrice della «Novaya Gazeta», dove lavorava con Anna Politkovskaja. Per la seconda edizione, è stata scelta una donna, voce di un popolo da sempre in lotta per l’indipendenza. In una gremita Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore di Napoli, sabato 20 agosto 2016, con Lina Sastri a fare da madrina alla serata, Djimi Elghalia, attivista per i diritti del popolo Saharawi, ha ricevuto dall’assessore Nino Daniele e dall’avvocato Gerardo Marotta (Fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), il “Premio Pimentel Fonseca 2016”. Mentre è stato l’attore spagnolo Carlos Bardem, fratello del premio Oscar Javier e di Mónica, a ritirare il “Premio Pimentel Fonseca 2017”. Il riconoscimento, alla sua terza edizione, è stato assegnato alla madre Pilar Bardem, la leggendaria attrice, già insignita del prestigioso Goya, che, come i suoi figli, da tempo è un’instancabile attivista per i diritti civili. Durante l’edizione 2018, dedicata a Daphne Caruana Galizia, il riconoscimento è stato consegnato alla sua amica e giornalista maltese Caroline Muscat. Per la prima volta è stato, inoltre, assegnato il Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa” a Olga Rodríguez, giornalista e attivista spagnola.
“Imbavagliati- Festival Internazionale di Giornalismo Civile” è prodotto dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” e promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati. È realizzato in collaborazione con: Federazione Nazionale della Stampa, UsigRai, Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo 21, con l’alto patrocinio di Amnesty International e Unicef Italia.
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