Il legionario
Dieci anni di storia d’Italia, dal 1974 al 1983.
Nel Paese delle stragi senza colpevoli, uomini senza volto né nome collegano cellule sovversive e segmenti dell’intelligence italiano all’“internazionale nera” del terrorismo fascista che opera su scala globale.
Sono cinque gli attentati che in quegli anni colpiscono i treni della tratta Firenze-Bologna, compreso il massacro dell’espresso Italicus: una serie micidiale che non accenna a interrompersi nemmeno quando arrivano i primi arresti e interrogatori, e si attiva la macchina giudiziaria. Come rifletteva il giudice istruttore Rosario Minna, in prima linea nelle indagini sullo stragismo: se gli attentati continuano, qualcuno ce l’ha fatta. È sfuggito alla giustizia.
Luca Palestini «illumina una delle stanze buie della storia recente del nostro Paese» ricostruendo l’identikit del più evanescente di questi personaggi, “il legionario”.
Si scaverà in un passato di guerre convenzionali e non ortodosse, che hanno segnato la vita di nazioni anche molto lontane dall’Italia. In questa storia, non basta rimettere in fila gli avvenimenti degli anni delle stragi; occorre incrociare le testimonianze di quanti hanno deciso di parlare a una ricostruzione meticolosa degli eventi di quegli anni. Questo libro prova a tratteggiare l’identikit di un soggetto che, per un motivo ben preciso, è passato alle cronache non con il suo nome, ma con la sua qualifica.
Un fantasma che ritorna ossessivamente nelle testimonianze sugli attentati ai treni, prima di sparire nel nulla; sulle cui tracce, però, riusciamo a intuire pezzi di una verità ancora occulta.
Luca Palestini
Il legionario
Identikit di un protagonista della stagione delle stragi nere
Castelvecchi Editore, Roma 2019
Pagg. 144, € 15,00
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