Premio L’anello debole 2019: le venti opere finaliste
Ancora in gara 6 audio cortometraggi e 14 video cortometraggi. La parola passa alla giuria popolare che valuterà le opere durante il Capodarco L’Altro Festival (25-29 giugno)
Sono 20 le opere finaliste de L’anello debole 2019 che si contenderanno il premio durante il Capodarco L’Altro Festival (25-29 giugno). Si tratta di 6 audio cortometraggi, 5 Cortometraggi della realtà, 5 Cortometraggi di Fiction e 4 Cortissimi selezionati dalla Giuria di qualità. Estremamente ampio e originale il ventaglio dei temi trattati dalle opere in gara per questa XIII edizione. Molte le voci di donne alla ricerca di un riscatto, molte le storie raccontate in prima persona da chi vive ai margini. Si va dall’immigrazione alla psichiatria, dalla cooperazione internazionale alla disabilità, dal carcere all’inquinamento, dalla tratta di esseri umani alle discriminazioni. E ancora la sperimentazione di farmaci su volontari umani, la liberazione che passa attraverso l’arte e la danza, la diffusione di armi da fuoco negli Usa, la dignità nell’affrontare una malattia.
Cinque le opere straniere che accedono alla fase finale: provengono da Australia, Iran, Regno Unito e Svizzera.
Ecco tutte le finaliste divise nelle 4 categorie del premio.
AUDIO CORTOMETRAGGI (fino a 25’ di durata):
– Cavie Umane: servizio sui cosiddetti “volontari sani”, pagati per sperimentare i nuovi farmaci su sé stessi.
– Hura – Libera: i “100 giorni di solitudine” dell’artista palestinese Nidaa Badwan e la sua ricerca della libertà.
– Scampia, femminile plurale: il volto diverso di un quartiere “in pieno dopoguerra”, attraverso voci di donne che cercano un riscatto.
– New York orizzontale – Pablo e Violetta: la città dei canners, persone che vivono raccogliendo bottiglie e lattine vuote per scambiarle per 5 centesimi.
– Un altro giorno di morte in America: servizio sul dramma della diffusione delle armi da fuoco negli Usa che causano 90 morti al giorno.
– Vico della croce bianca: un’opera che racconta la via “proibita”, la “strada dei travestiti” di Genova.
CORTOMETRAGGI DELLA REALTÀ (fino a 25’ di durata):
– L’esodo centroamericano: reportage sul viaggio verso di Usa della prima “carovana dei migranti”, attraverso gli stati più pericolosi del Messico.
– Zulu Rema che ha imparato a volare: la storia di Emeer – AKA B-boy Zulu Rema adolescente tunisino a cui sono state amputate le gambe e della sua passione per la break dance.
– L’uomo che ripara le donne: Denis Mukwege, medico congolese Premio Nobel per la pace nel 2018 si racconta.
– Cattive acque: inquinamento da Pfas: inchiesta sullo scandalo dell’inquinamento da Pfas, le sostanze chimiche che da più di 40 anni avvelenano le falde acquifere di un’area vastissima del Veneto.
– Sesto San Giovanni, “niente casa agli stranieri”: servizio dal comune del milanese dove una rigida interpretazione della legge, esclude di fatto, l’accesso alla casa popolare agli stranieri.
CORTOMETRAGGI DI FICTION (fino a 25’ di durata):
– L’interprete: un’italiana di origini nigeriane collabora con la polizia traducendo intercettazioni relative al traffico della prostituzione.
– All these creatures: un adolescente cerca di fare i conti con i suoi ricordi legati al lento progredire della malattia mentale del padre.
– The role: una donna accompagna il marito ad un provino e quello che accade la porta a prendere un’importante decisione.
– Inanimate: in questo video di animazione Katherine ha una vita normale, fino al momento in cui tutto comincia a cadere letteralmente a pezzi.
– Intangout: i detenuti della Casa circondariale di Brindisi sono i protagonisti di questo video arte danza che si ispira alle origini del tango.
CORTISSIMI (fino a 3’):
– The Journey: Over the Sea: racconto a più voci dell’intreccio fra immigrazione e prostituzione di donne, già schiave nei loro paesi d’origine.
– Marissa: Il dialogo con la sofferenza e il coraggio della normalità di una donna malata di cancro.
– Un viaggio speciale: il viaggio di un berrettino di lana e il bene che si costruisce anche a partire da piccoli gesti.
– Reasons to celebrate: video per il 21 marzo, la giornata mondiale sulla sindrome di Down.
Tutti i cortometraggi finalisti avranno un loro spazio durante il “Capodarco L’Altro Festival”. Giovedì 27 giugno, dalle ore 18 alle 20.30, si potranno ascoltare i finalisti della sezione audio cortometraggi e incontrare gli autori durante l’“Aperitivo on air”. Successivamente, nella “Notte dei corti” (dalle ore 21.15) verranno proiettate le opere video, in una maratona di circa tre ore, in cui saranno presenti i protagonisti intervistati da Andrea Pellizzari.
Durante questi due eventi i giurati popolari potranno valutare i finalisti: sarà infatti il computo dei loro voti con quelli della Giuria di qualità a decretare i vincitori di ciascuna categoria che saranno annunciati nella serata di premiazione (venerdì 28 giugno dalle ore 21.15).
Premio L’anello debole: come iscriversi alla giuria popolare
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