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“Il Salento è casa nostra, non di cosa nostra”

Fabiana Pacella il . Puglia

piazza-parabita2L’1 maggio si scende in piazza, a Parabita, in provincia di Lecce.

Al grido de “Il Salento è casa nostra, non di cosa nostra”, un grido che viene dal basso e in due giorni ha smosso montagne e coscienze, raccolto 1300 firme su change.org, e coinvolto in maniera trasversale enti, istituzioni, associazioni, amministrazioni, ordini professionali, semplici cittadini.

Niente di più difficile, in un comune commissariato per mafia e chiamato al voto. Dove i commissari e un candidato sono stati minacciati di morte, dove l’aria si taglia a fette e pochi hanno voglia di parlare. Per paura, per omertà, perché è così che va a finire.

E invece no, la fine stavolta dev’essere diversa. In questo sud, che è casa mia, che è terra d’esodo e d’approdo, Giano bifronte dalle mille contraddizioni. Terra amara e terra bella.

La mafia non ha casa, né confini. La mafia è ovunque. Ma la gente perbene pure.

E allora l’1 maggio sotto al Municipio di questo paese del profondo sud è segnale, seme di una coscienza civica nuova, arma legale nelle mani della gente onesta e della democrazia.

Quella minata dalla quarta mafia che s’insinua nei Palazzi, nelle banche, negli appalti, nel tessuto economico produttivo, vestendo grisaglia e imbracciando carnet di assegni e ventiquattrore. L’abito cambia, la puzza no.

In Salento il numero dei comuni commissariati per mafia grida vendetta: Parabita, Surbo, Sogliano, Manduria e a Carmiano s’è insediata la commissione d’accesso un mese fa. No, i Municipi tutti, sono casa nostra. Casa dei cittadini. Via gli abusivi!

Non sono mancati in queste ore, maldestri tentativi di contenere se non fermare la manifestazione. Intimidazioni celate da consigli amicali. Ma chi ha qualcosa da obiettare o mostri da scoprire, non ha che da denunciare alle forze dell’ordine.

In queste ore, il toccante messaggio di Libera: “Libera Puglia insieme al coordinamento di Libera Lecce sostiene la mobilitazione “Il Salento è casa nostra, non di cosa nostra” che si terrà il 1° maggio alle ore 11.00 davanti al municipio di Parabita.

“Se manca la serenità, organizziamo l’inquietudine”, dichiarano in una nota congiunta il coordinamento regionale e provinciale di Libera. “L’inquietudine ci schiodi dall’indifferenza rispetto alla presenza mafiosa nel Salento. Non si può sempre aspettare l’emergenza o il fatto rumoroso per la mobilitazione: si rischia di svegliarsi solo di fronte all’evento eclatante, quando invece c’è bisogno di consapevolezza quotidiana e impegno in termini di continuità. L’inquietudine ci faccia riscoprire la politica non come corsa alla conquista e alla gestione del potere, ma come servizio generoso e competente, perché nella prospettiva della ricerca del bene comune siano tutelati i diritti di tutti, a partire dai più fragili e venga stimolato il dovere di ciascuno alla partecipazione e alla corresponsabilità. Interroghiamoci su quello che possiamo fare noi e non gli altri”.

E infine: “Questa inquietudine ci accompagnerà nella mobilitazione del 1° maggio per aiutarci a ritrovare il bisogno di stare insieme, seppure con le nostre differenze, ma nella convinzione che è solo il noi che vince le mafie”.

La manifestazione si terrà, l’1 maggio alle 11, di fronte al Municipio di Parabita, provincia di Lecce.

Dal comitato “Civica” a Lecce, promotore dell’iniziativa, in via Zanardelli 64, è stato messo a disposizione  un pullman con partenza da via Cicolella alle 9. Chi voglia prenotare un posto potrà recarsi in comitato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 o scrivere a 1maggiocontrolamafia@gmail.com.

Per firmare la petizione rivolta alle istituzioni, al fine di accendere un faro su questa vicenda: https://www.change.org/p/istituzioni-italiane-via-la-mafia-dai-comuni-del-salento.

Tra i firmatari della petizione:
Giuseppe Fornari, avvocato coordinatore di Civica-Lecce
Nico Barletti, architetto coordinatore di Civica-Lecce
Fabiana Pacella, giornalista minacciata dalla mafia
Donato Metallo, sindaco di Racale (LE)
Rosanna Saracino, avvocato candidata sindaco di Mesagne (BR)
Beppe Giulietti, presidente nazionale della Federazione della Stampa Italiana
Teresa Bellanova, senatrice
Carlo Salvemini, sindaco uscente di Lecce
Alessandro Delli Noci, ingegnere vicesindaco uscente di Lecce
Antonio Rotundo, già deputato
Gianfranco Galluccio, rappresentante sindacale Cisl Regione Puglia
Dario Stefano, senatore vicepresidente gruppo Pd al Senato
Anna Caputo, presidente Arci Lecce
Stefano Minerva, presidente Provincia di Lecce
Marcello Rolli, sindaco di Leverano (LE)
Vincenzo Fischetti, presidente associazione Humanfirst
Claudio Paladini, sindaco di Veglie (LE)
Bepi Martellotta, presidente Assostampa Puglia
Raffaele Lorusso, segretario nazionale Fnsi
Paolo Borrometi, giornalista sotto scorta minacciato dalla mafia
Piero Ricci, presidente Odg Puglia
Leonardo Palmisano, scrittore
Associazione Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari (GO)
Comune di Guagnano
Associazione Diritti a Sud
Elisa Marincola, portavoce Articolo 21
Stefano Corradino, direttore Articolo 21
Nando dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano e presidente onorario di Libera
Valentina Fragassi, segretario generale Cgil Lecce
Conversazioni sul Futuro, Festival
Corriere di Puglia e Lucania col direttore Antonio Peragine
Stefania Mandurino, Puglia Promozione
Cosimo Sorino, Siap (sindacato polizia di stato) Brindisi
Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano
Salvatore Albano, sindaco di Porto Cesareo
Associazione Renata Fonte
Salvatore Sangiorgi, candidato sindaco Copertino
Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano la chiesa
Amministrazione comunale Trepuzzi
Loredana Capone – assessore regionale
Flavio Filoni – sindaco di Galatone
Libera contro le mafie (Puglia e Lecce)

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