Europa, tra mito e futuro
L’etimologia del nome Europa è incerta.
Potrebbe derivare da eu-rope, che significa “ben irrigata”. Oppure dall’unione di eurus (“ampio”) e ops (“occhio”), che potremmo tradurre in “ampio sguardo”.
Europa come luogo adatto alla vita e alla coltivazione. Europa come cultura con visioni aperte, capace di accogliere e di comprendere. Il nome spesso racconta molto delle cose: il significato può bene … dire Europa.
Anche il mito può svelare l’anima che è nascosta nel nome. La storia di Europa appartiene al mito greco ed è narrata da Ovidio. Europa era figlia del re fenicio Agenore. Un giorno, mentre giocava sulla riva del mare, Zeus si invaghì della sua bellezza e ricorse ad una delle sue metamorfosi per avvicinarla. Assunse le sembianze di un toro mansueto, così Europa si avvicinò incuriosita, cominciò ad accarezzarlo e gli salì in groppa. Il mito narra che così attraversarono il mare e giunsero nell’isola di Creta. Europa, conosciuto Zeus nella sua vera identità, si innamorò di lui.
L’Europa è nata sulle sponde del mediterraneo e lo ha attraversato. È la storia di culture che si incrociano: fenici e greci. Viene rappresentata la divinità e l’umanità, l’astuzia e il sentimento, la forza e la bellezza, la trasformazione e l’unione. Non ci sono muri, respingimenti, sovranità definitive. C’è la ricerca di nuovi intrecci e di nuovi equilibri.
La presenza di forme di vita su Europa, uno dei satelliti naturali di Giove, è ritenuta possibile al disotto della sua crosta ghiacciata. Europa è considerato uno dei luoghi con la più alta probabilità di ospitare forme di vita extraterrestre in tutto il sistema solare. Ci sono condizioni compatibili con la vita negli oceani che si suppone si trovino sotto i ghiacci.
Europa, vecchio continente del pianeta Terra e nuovo orizzonte nel sistema del Sole. Ritroviamo ancora la stessa materia e dinamica: acqua e vita, mare da raggiungere ed esplorare, con barconi o navicelle spaziali.
Per farlo, sarà necessario unire le forze e le culture. Non pensare soltanto all’oggi ma alle generazioni future. E conservare qui ciò che vorremmo trovare in altri sassi sparsi nel vuoto.
Europa nostro destino, diviso tra chi ha l’occhio ampio e chi è alquanto miope.
La bellezza di Europa salverà il mondo?
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