Limana, la camminata della legalità
Una camminata della legalità serale in un piccolo paesino al centro della Valbelluna, di appena 5.300 abitanti, tanto caro a Dino Buzzati.
Succede a Limana, a pochi chilometri da Belluno, dove l’Amministrazione comunale della sindaca Milena De Zanet ha intitolato due vie ad altrettante vittime della mafia.
Così il corteo composto dai ragazzini e dalle ragazzine delle medie con la bandiera di Libera ha toccato prima via Giovanni Falcone e poi via Paolo Borsellino: in entrambi i casi la deposizione di un mazzo di fiori preceduta dalla lettura di un breve ritratto dei due magistrati.
Un percorso simbolico che viene fatto ogni anno e che si inserisce nelle iniziative dedicate alla Giornata nazionale della memoria e dell’impegno organizzata ormai da 24 anni dall’associazione presieduta dal fondatore don Luigi Ciotti.
La serata si è conclusa con un dibattito su “Le mafie e il Nordest” aperto a tutta la popolazione, preceduta dalla lettura dei nomi di persone uccise dalla criminalità organizzata con la proiezione delle foto e una scheda sintetica della loro vita e e della loro morte, frutto del lavoro svolto in classe dagli alunni: Piersanti Mattarella, Gaetano Costa, Pio La Torre, Carlo Alberto dalla Chiesa, Giuseppe Impastato, Rocco Chinnici, Mauro Rostagno, Libero Grassi, Don Pino Puglisi, Giuseppe Di Matteo e Ninni Cassarà.
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