Milano 28 febbraio, La Repubblica d’Europa
Giovedì 28 febbraio 2019, ore 15,30
Ufficio del Parlamento europeo di Milano
Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 59
Conferenza stampa di presentazione de
La Repubblica d’Europa, un libro di ISAGOR
Introduce e modera il giornalista Lorenzo Frigerio
Intervengono Bruno Marasà, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano
e tutti gli autori di Isagor: Mariachiara Giorda, Sara Hejazi, Luca Mariani, Anna Mastromarino, Davide Mattiello, Marco Omizzolo, Leonardo Palmisano, Francesca Rispoli
Isagor è il nome di un consorzio che raccoglie otto voci ed è l’acronimo del gramsciano «IStruitevi, AGitatevi, ORganizzatevi».
Isagor è: Maria Chiara Giorda, docente universitaria a Roma 3; Luca Mariani, giornalista; Sara Hejazi, ricercatrice; Anna Mastromarino, docente universitaria, costituzionalista; Davide Mattiello, presidente Fondazione Benvenuti in Italia; Marco Omizzolo, sociologo, presidente della cooperativa In Migrazione e di Tempi Moderni; Leonardo Palmisano, scrittore e giornalista; Presidente della Coop editoriale Radici Future; Francesca Rispoli, Ufficio di Presidenza di Libera.
«C’è una parola che forse più di “collettivo” esprime il concetto di un sodalizio che voglia farsi carico dell’azione politica: “consorzio”. Il termine “consorzio” rimanda al comune destino che lega diversi individui, rimanda alla corresponsabilità e cioè all’interdipendenza di ciascuno da tutti gli altri.»
Da più parti si alza il grido che l’Europa sia finita, che l’esperimento nato dalla volontà di portare pace ed equilibrio economico al continente sia fallito sotto i colpi di burocrazia, immigrazione, finanza.
Su questa tesi si costruisce il consenso di cittadini arrabbiati, si propongono soluzioni estreme come l’uscita dall’euro, si parla di un ritorno al sovranismo nazionale, in un’ottica di chiusura al mondo che verrà. Schiacciata da queste spinte e attaccata da più fronti, l’Europa deve trovare una nuova strada per garantire a sé stessa e ai suoi cittadini uno spazio di diritti condivisi, di sviluppo sostenibile e di capacità di accoglienza dei nuovi flussi migratori del mondo. Uno spazio che sappia governare il proprio tempo e non subirlo.
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