Contromafiecorruzione Nordest, un primo bilancio
Tre giorni di lavoro, riflessioni e confronto con la partecipazione complessiva di oltre 500 partecipanti da tutta Italia.
Due plenarie, quattro aree tematiche e otto gruppi di lavoro con circa ottanta relatori.
Si è conclusa a Trieste l’edizione di Contromafiecorruzione Nord Est, un appuntamento per accendere i riflettori sul Nord Est in preparazione del 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si svolgerà a Padova.
All’ultima giornata dei lavori hanno partecipato Giuseppe Governale, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia e Luigi Ciotti.
Sono stati presentati dai tutor la sintesi dei lavori degli otto gruppi tematici che trovate in calce da scaricare.
“Nella lotta alla mafia a parole ci sono tutti, ma molte parole sono stanche: abbiamo bisogno di parole vere che si traducono in fatti e concretezza. Lo chiediamo alla politica del Paese, alle amministrazioni e alle istituzioni disposte a collaborare per il bene comune insieme. Abbiamo il dovere di essere un pungolo propositivo, chiaro senza sconti se non viene fatto quello che deve essere fatto per il bene di tutti”.
Lo ha affermato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, a conclusione della tre giorni di Stati generali dell’Antimafia Nordest “Contromafiecorruzione” a Trieste. Don Ciotti ha quindi aggiunto che “non basta però chiedere alla politica e alle istituzioni”, “dobbiamo chiedere anche a noi di essere cittadini veri e non a intermittenza a seconda dei momenti e delle situazioni, cittadini che si assumono la propria parte di responsabilità. Il cambiamento – ha concluso – ha bisogno del nostro contributo, del nostro metterci in gioco”.
Don Luigi Ciotti ha proseguito “i social sono strumenti formidabili di consenso e dunque di potere, strumenti su cui si sono buttati ad esempio i politici più scaltri con l’intenzione di creare un rapporto diretto disinvolto e fintamente paritario con l’elettore, ma gli elettori con questa metodologia e con questo uso di quello strumento vengono ridotti al rango di seguaci, di fan e tifosi. Dobbiamo stare attenti a questa modalità che va a scavalcare i tempi e modi della democrazia”.
“Oggi – ha spiegato – viviamo in un sistema in cui la democrazia procede a sondaggi, alcuni pilotati, senza alcuna idea e disegno, lasciando che sia il consenso di volta in volta a decidere la direzione. Questa è la morte della politica, il via libera ai veri spacciatori di illusioni, quelli esperti di slogan e semplificazione. In queste fessure – ha osservato – vanno a nozze mafie, corruzione, furbi, illegalità. Dobbiamo evitare le facili generalizzazioni” e stare “attenti all’antimafia malata. Non siamo qui a giudicare nessuno, ma a tutelare le cose belle”. “Abbiamo bisogno di cittadini responsabili e veri – ha concluso don Ciotti – abbiamo il dovere di far in modo che i social sia a utilizzo a servizio di tutti“.
I documenti finali dei seminari di Contromafiecorruzione Nordest
CMC Nordest_Le rotte delle migrazioni il ruolo delle mafie e delle economie illecite
CMC Nordest_Religioni mafie e corruzione
CMC Nordest_Dalla Mala del Brenta alle mafie di oggi nel nordest dalla percezione alla realtà
CMC Nordest_Il sapere di cittadinanza e i linguaggi artistici contro le mafie
CMC Nordest_Segui i soldi e troverai mafie e corruzione
CMC Nordest_Il riciclaggio investimenti legali, gioco d’azzardo e paradisi fiscali oltre confine
CMC Nordest_Lo sfruttamento del territorio dal consumo di suolo ai traffici di rifiuti
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