Rostagno, presunti falsi testi nuovo rinvio
Udienza preliminare: il pm deposita atti integrativi di indagine
Ha preso avvio il 25 gennaio scorso dinanzi al giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Trapani, Emanuele Cersosimo, l’udienza nei confronti dei presunti falsi testimoni, sfilati dinanzi alla Corte di assise di Trapani, nel corso del processo di primo grado, per il delitto del sociologo e giornalista Mauro Rostagno.
Sono dieci gli indagati, i luogotenenti dei carabinieri Beniamino Cannas, e della Guardia di Finanza Angelo Voza, la professoressa Caterina Ingrasciotta, vedova di Puccio Bulgarella, editore di Rtc, la tv locale trapanese, dove lavorò Rostagno, Leonie Chizzoni Heur, vedova del generale Angelo Chizzoni, uomo cardine dei servizi segreti italiani, la donna avrebbe avuto un legame con Rostagno, quasi fosse una gola profonda di certi segreti passati al giornalista e che però in aula ha negato ogni conoscenza con Rostagno, e poi ancora Natale Torregrossa, l’ex numero due della loggia massonica segreta trapanese Iside 2, Antonio Gianquinto, Liborio Fiorino, Salvatore Martines, Rocco Polisano, e infine il giornalista Salvatore Vassallo.
Tutti chiamati a rendere conto di testimonianze per circostanze diverse. La maggiore attenzione è puntata sul luogotenente Cannas che secondo i giudici avrebbe omesso di riferire correttamente su alcuni episodi, sui contatti avuti con Rostagno. Nell’udienza del 25 gennaio il pm Sara Morri ha depositato un voluminoso faldone con all’interno documenti inerenti una attività integrativa di indagine. I difensori degli indagati hanno quindi chiesto al gip tempo per potere accedere a questo fascicolo, per potere esprimere i propri pareri.
Il gip Cersosimo ha rinviato l’udienza al prossimo 22 febbraio.
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