Nuove minacce di morte al giornalista Paolo Berizzi
Per l’ennesima volta il cronista di Repubblica ha ricevuto via social intimidazioni, pesanti insulti e attacchi per le sue inchieste sui gruppi neofascisti e neonazisti. «Non solo siamo al fianco del collega, ma chiediamo a istituzioni e forze dell’ordine di garantire che possa svolgere in sicurezza il proprio lavoro», dicono il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.
«La Federazione nazionale della Stampa italiana si schiera ancora una volta al fianco del giornalista Paolo Berizzi, finito nel mirino di gruppi di estrema destra per il solo motivo di continuare a svolgere con la ‘schiera dritta’ il suo lavoro di cronista». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«Per l’ennesima volta – spiegano –, negli ultimi giorni il collega ha ricevuto via social minacce di morte, rivolte a lui e alla famiglia, pesanti insulti e attacchi, addirittura l’augurio di ‘documentare presto il funerale della madre’, di finire i suoi giorni con ‘molto dolore e pena’. A rivolgere tali ‘attenzioni’ a Berizzi sono sempre i soliti militanti di gruppi neofascisti e neonazisti di cui il giornalista ha raccontato le ‘gesta’ nei suoi articoli e nel libro ‘NazItalia’, accolto ad ogni presentazione con picchetti, striscioni minatori e insulti. Non è normale né tollerabile che chi inneggia al ritorno del fascismo e del nazismo possa sentirsi autorizzato a individuare e aggredire, anche solo verbalmente, chi come Paolo Berizzi altro non fa che denunciare alla pubblica opinione fatti sui quali anche la magistratura sta indagando».
Non solo, concludono Lorusso e Giulietti, «esprimiamo la vicinanza e la solidarietà del sindacato dei giornalisti al collega Berizzi, ma rivolgiamo con ancora più forza un appello a istituzioni e forze dell’ordine affinché a Paolo sia garantito di poter svolgere in sicurezza il proprio lavoro e alla sua famiglia di vivere serenamente».
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