Strasburgo, morto Antonio Megalizzi
Il presidente dell’Odg regionale, Mauro Keller, ha annunciato che consegnerà alla famiglia di Antonio il tesserino di iscrizione all’Ordine del giovane reporter, di soli 29 anni, che nei prossimi mesi avrebbe completato la pratica per l’ingresso nell’elenco dei pubblicisti.
La Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ordine dei giornalisti, assieme alle loro rappresentanze di Trento e Bolzano, si stringono attorno alla famiglia di Antonio Megalizzi, colpito a morte dai colpi di un ‘signore dell’odio e del terrore’ a Strasburgo.
«Voleva raccontare il mondo e favorire la conoscenza di quelle diversità e differenze che sono la ricchezza dell’Europa unita. Diversità e differenze che sono, invece, odiate dall’integralismo fanatico di ogni natura e colore. Il nome di Antonio Megalizzi entra, purtroppo, di diritto nell’elenco di chi ha perso la vita perché aveva scelto di essere ‘guardiano di verità’», affermano Fnsi, Ordine nazionale dei giornalisti e Assostampa e Odg regionali.
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Mauro Keller, ha reso nota l’intenzione di consegnare alla famiglia di Antonio il tesserino di iscrizione all’Ordine del giovane reporter, di soli 29 anni, che nei prossimi mesi avrebbe completato la pratica per l’ingresso nell’elenco dei pubblicisti.
«All’inizio della prossima riunione della Consulta regionale, il 20 dicembre a Bolzano, sarà inoltre osservato un minuto di silenzio», conclude Keller.
Il cordoglio dell’Usigrai
L’Usigrai si stringe attorno alla famiglia per la morte di Antonio Megalizzi. Giovane reporter radiofonico che raccontava – senza pregiudizi – il cammino faticoso di un’Europa che prova a scrivere di nuovo un racconto fatto di tante diversità. La furia del terrorismo lo ha ucciso, la paura del confronto lo ha strappato alla sua famiglia. Antonio Megalizzi era uno dei tanti volti della giovane Europa, cresciuta nei valori dell’incontro e del confronto, cuore mai spezzato delle nostre speranze future.
Antonio Megalizzi, il giovane che ama il giornalismo e l’Europa
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