Doppio gioco criminale
“Doppio gioco criminale, la vera storia del bandito Felice Maniero” racconta gli ultimi 25 anni della vita del boss di Campolongo Maggiore che negli anni ’80 mise in piedi la più organizzata e la più feroce, la più ricca e la più numerosa banda del Nord Italia, specializzata in rapine e spaccio di sostanze stupefacenti. Felice Maniero in una ventina d’anni aveva messo in piedi un impero che gli ha permesso di mettere da parte almeno 100 miliardi di lire – 60 milioni di euro – mentre apriva la strada alle infiltrazione della mafia, della camorra e della ‘ndrangheta. Dopo la rocambolesca fuga dal carcere Due Palazzi di Padova, a novembre del 1994, il boss era stato arrestato ed era diventato collaboratore di giustizia. Nello stesso tempo, però, continuava a dirigere, dal carcere, la sua banda. Esattamente come quando era fuori. Vuol dire che, mentre riempiva centinaia di pagine di verbali e giurava di aver chiuso definitivamente con la vecchia vita, impartiva dal carcere di massima sicurezza di Milano ordini precisi a quegli stessi uomini che, “grazie” a lui, di lì a qualche mese sarebbero stati arrestati, processati e condannati a pene pesantissime. “Doppio gioco criminale, la vera storia del bandito Felice Maniero” racconta dunque gli ultimi 25 anni di vita di Felice Maniero e svela i retroscena mai raccontati e mai confessati di un “pentimento” che è stata l’ultima vera mossa da maestro del boss della mala del Brenta.
Maurizio Dianese
Doppio gioco criminale
La vera storia del bandito Felice Maniero
Milieu, Milano 2018
€ 16,90
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