Gli studenti di Ferrara nel nome di Giuseppe Francese
Ci sei tu. E ci sono gli altri. Ciò che ci lega sono le regole che disciplinano le relazioni e stabiliscono i diritti e i doveri per poter agire, lavorare, ma soprattutto vivere secondo l’ideale di legalità. La legalità non ha tante dimensioni e questo semplifica le cose: o stai dentro o stai fuori. La parte più complessa sta, invece, nel decidere quale sia la parte giusta. Noi, come collettività, dobbiamo lottare per tenere lontane ingiustizia e criminalità affinché le cose possano cambiare una volta per tutte. È facile. Si comincia dalle piccole cose della vita quotidiana: essere informati, collaborare in casa, rispettare l’ambiente, dare una mano alle persone in difficoltà, leggere un giornale…
Da qui parte il concetto di “noi” realizzabile solo attraverso l’impegno, le proprie scelte e la collaborazione. Le regole e le leggi sono strumenti validi e preziosi che però da soli non sono in grado di cambiare le cose, dunque è necessario che ciascuno di noi faccia la sua parte trasformando tali strumenti nelle basi di una società più aperta e più giusta.
Cerchiamo infine di seguire la strada giusta perché nonostante sia la più impegnativa è l’unica che ci indirizza verso un futuro migliore e libero. Non bisogna per forza macchiarsi dei crimini maggiori (rapina, omicidio) per uscire dalla Legalità, ma è sufficiente: entrare ad un concerto senza pagare ,non chiedere lo scontrino, comprare un Cd taroccato, buttare i rifiuti in strada, accettare un resto sbagliato a nostro favore, passare avanti nella fila, passare con il rosso… Tutti questi comportamenti, anche se non sembra, sono contrari al concetto di legalità a cui aspiriamo.
Noi, in primis come cittadini e poi come gruppo di Libera, riteniamo fondamentale la conoscenza di ciò che ci circonda. A tale scopo durante l’anno organizziamo riunioni e partecipiamo a incontri formativi su temi come :” beni confiscati, le mafie, legalità e responsabilità, ecomafie e la memoria delle vittime.” la memoria e l’informazione non vanno mai in vacanza!
Infatti anche d’estate continuiamo a perseguire i nostri propositi , partecipando a raduni , ai campi di Libera terra e facendo volontariato . Queste iniziative sono significative per il nostro percorso di vita , perché ci lasciano un segno e ci danno un insegnamento acquisibile solo grazie a queste attività . per ciò ritengo che ognuno di noi , almeno una volta debba compiere un’esperienza del genere .
L’idea di creare un presidio , è nato in seguito alla partecipazione di un gruppo di ragazzi ad alcune attività promosse da Libera, nel nostro territorio. Il nostro presidio nasce il 15 dicembre 2014 ed è frutto di una volontà,la ricerca della verità, che accomuna alcuni liceali. Inizialmente i ragazzi ‘fondatori’ avevano deciso di non dedicare a nessuna vittima innocente di mafia il presidio, anche se da statuto ‘dovevano’ farlo. Volevano trovare una storia che li toccasse da vicino. Con questa idea incominciarono a riunirsi una volta a settimana e ognuno di loro raccontava una storia di una ‘vittima’.
Tutti rimasero molto toccati dalla storia di Giuseppe Francese, figlio del giornalista palermitano Mario, perché non fu ucciso direttamente dalla mafia come il padre, ma le vicende accadute e causate dai colpevoli agirono sulla vita di Giuseppe fino alla tragica conclusione.
Il gruppo ha preso piede e “forma” in seguito ad assemblee nelle scuole, dove furono invitati dei collaboratori di giustizia, Don Ciotti e familiari di vittime di mafia. Queste iniziative suscitarono non solo un grande successo ma anche notevole interesse al tema delle ‘mafie’. Le prime attività del presidio furono : cene autofinanziate, eventi interni alle scuole , autogestioni sul tema “Mafia, Cosa Nostra e la storia di Giuseppe Francese”.
L’obiettivo che ormai ci poniamo da anni è quello di sensibilizzare le persone affinché anche loro possano aprire gli occhi su questo tema, che tocca tutti anche se con intensità diverse.
Per raggiungerlo riteniamo che sia importante partire dai giovani, poiché sono la nuova generazione. Così nelle scuole organizziamo banchetti con i prodotti di Libera Terra e conferenze , incontri con familiari di vittime di mafia, giornalisti o esperti sul tema della illegalità, come lo spaccio di droga.
Per noi e per Libera l’impegno comincia dalla conoscenza e dalla memoria perché l’informazione e la memoria storica possono servire da esempio nell’impegno civile e far sì che certe cose non accadano più. Ogni 21 marzo ,il presidio studentesco di Ferrara partecipa con alcune classi di secondo grado
alla giornata della memoria e dell’impegno, promossa da Libera.
Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova e la manifestazione è il frutto di una coralità che coinvolge migliaia di persone.
Riteniamo che sia importante la partecipazione delle scuole di ogni grado e dei cittadini perché “fare memoria” non deve essere solo celebrazione ma anche impegno quotidiano che comincia con l’assunzione delle nostre responsabilità.
Per sconfiggere le mafie bisogna iniziare a sconfiggere la ‘mafia’ che c’è dentro di noi, riconquistando la nostra capacità di indignazione, il diritto alla rabbia e la dignità di persone e cittadini.
Immagini scaricabili:
*Presidio Universitario Libera Ferrara
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