Una riflessione sul Benfatto
L’anno scorso la persona su cui era incentrata la riflessione è stata Danilo Dolci. Perché mai dei giovani dovrebbero studiare delle figure del passato?
Semplicemente perché nel passato possiamo trovare idee o strumenti che si prestano bene ai progetti che noi, oggi, cerchiamo di portare avanti. Eventi come questo sono fondamentali permettendo di conoscere storie che, altrimenti, ignoreremmo o che non avremmo approfondito, considerandole non legate ai temi per cui ci impegniamo. È incredibile scoprire come esistano storie di uomini che hanno fatto grandi cose e che, nonostante questo, siano cadute nel dimenticatoio. Non conforta sapere che figure come Danilo Dolci, Aldo Capitini o lo stesso Adriano Olivetti siano del tutto sconosciuti a buona parte degli abitanti del nostro paese. Analizzare i loro successi e superare i loro limiti ci permette di continuare la strada di miglioramento che loro avevano imboccato.
A tutto questo si accompagna un importante aspetto: si creano legami che superano i confini della propria regione e ci si confronta, facendo toccare con mano la dimensione nazionale di Libera e dando la speranza concreta di poter migliorare, anche quando alcuni problemi sono insiti nei propri presidi o coordinamenti.
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