Puliamo il mondo dai pregiudizi
Grande successo per l’edizione 2018 di Puliamo il Mondo: in azione oltre 600mila volontari, 35 associazioni cattoliche e laiche, scuole, migranti e comunità straniere per ripulire strade, periferie dal degrado e tessere relazioni di comunità.
Un mondo migliore passa da un impegno collettivo e da relazioni di comunità. È questo il motto che ha caratterizzato il grande week-end ambientalista della 26esima edizione di Puliamo il Mondo, la storica campagna di volontariato ambientale organizzata da Legambiente, il 28, 29 e 30 settembre, in tutta Italia per ripulire strade, vie e periferie dai rifiuti e dal degrado. Ma anche una tre giorni per ribadire il proprio no ai pregiudizi e alle discriminazioni e per incentivare l’abbattimento di ogni tipo di barriera, sensibilizzando i cittadini ad una maggiore inclusione sociale. Perché si è cittadini dei luoghi, chi di quei territori si preoccupa a prescindere dalla nazionalità e dal passaporto.
Quella di Puliamo il Mondo è una maratona ambientalista lungo la Penisola che ha visto impegnati anche quest’anno, a fianco di Legambiente, oltre 600mila volontari di tutte le età, etnie e religioni, tante scuole, amministrazioni locali e aziende, ma anche migranti, persone senza fissa dimora e ben 35 associazioni cattoliche e laiche che hanno voluto costituire uno speciale comitato promotore di Puliamo il Mondo dai pregiudizi. Sono state poi ben 4mila le località e 1600 i comuni che sono stati coinvolti dal Nord al Sud della Penisola: da Milano a Roma, da Camerino, città ferita dal sisma del 2016, a Palermo; da Cagliari a Firenze passando poi da Policoro ad Alpignano (To) sono, infatti, tante le città dove i volontari si sono dati da fare nel week-end impegnandosi in prima persona, attraverso azioni di cittadinanza attiva, per fare qualcosa di concreto per l’ambiente.
Quest’anno il tema di Puliamo il Mondo è stato l’abbattimento delle barriere e dei pregiudizi. Tenendo insieme chi vuole salvare l’ambiente, le città e le periferie dai rifiuti e dal degrado e chi cerca di ricostruire ogni giorno relazioni di comunità e dialogo.
Questa campagna non è e non è mai stata solo una iniziativa di cura e di pulizia del territorio dai rifiuti abbandonati. Dal 1993, anno della prima edizione italiana, a oggi, attraverso azioni di cittadinanza attiva, abbiamo promosso la vivibilità e la bellezza dei luoghi e raccontato quella Italia che si impegna e partecipa per fare comunità e costruire un mondo migliore. Gesti di vero e proprio impegno civile e sociale, che nel tempo si è allargato e consolidato anche a comprendere numerose attività con associazioni che si occupano di migranti, comunità straniere, richiedenti asilo politico, detenuti, disabilità, salute mentale, discriminazione basata sull’orientamento sessuale, insieme a scolaresche, gruppi scout e non solo. Perché ogni azione di Puliamo il mondo è un gesto che ci avvicina agli altri senza distinzioni di etnie, culture e religioni: siamo convinti che un mondo migliore passi da un impegno collettivo.
GRAZIE A TUTTI PER LA PARTECIPAZIONE!
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