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Milano, Intolleranza Zero

Redazione il . Brevi, Lombardia

milano_30_settembre_jpg_742x742_q85Cresce di ora in ora ora il numero di associazioni e personalità che stanno aderendo alla manifestazione “Intolleranza zero”, convocata da Aned, Anpi e Sentinelli per domenica alle 15 in piazza del Duomo a Milano (lato Arengario). Adesioni molto ampie, dalle associazioni della Resistenza, a Cgil, Cisl e Uil, dall’Arci alle Acli fino a Libera, dalla Comunità ebraica a quella Rom, la Chiesa valdese e quelle evangeliche e poi i partiti della sinistra milanese dal Pd ai socialisti, dai Verdi a Possibile.

Tra le ultime adesioni all’iniziativa, quelle di Renato Sarti, Elio De Capitani,  Liliana Segre, Ottavia Piccolo e Roberto Jarach (l’elenco delle adesioni aggiornate a ieri le trovate in allegato). 

La presentazione della giornata di mobilitazione si è tenuta nella Casa della memoria di Milano.

Roberto Cenati, presidente dell’Anpi ha spiegato che “sarà una manifestazione ampia, unitaria, pacifica, contro la deriva razzista, xenofoba, omofoba e antisemita che purtroppo negli ultimi mesi con il governo a trazione salvininiana sta investendo anche il nostro paese”. Cenati ha spiegato che il 30 settembre si vogliono rilanciare “i valori di una Europa diversa da quella che vuol Salvini: non vogliamo l’Europa dei muri ma dell’accoglienza, della pace e della solidarietà, ossia i valori contenuti nel Manifesto di Ventotene”. Cenati ha detto che gli organizzatori della manifestazione sono anche preoccupati per decreto Salvini che vuole disincentivare le richieste di asilo, novità che contrasta con i valori (antifascisti e solidali) della Costituzione.

Cenati ha concluso dicendosi convinto che “ancora una volta da Milano, capitale della Resistenza, verrà un segnale per tutto il Paese, come avvenuto dopo Piazza Fontana e durante gli anni del terrorismo: come il 28 agosto quando in migliaia sono scesi in piazza in San Babila contro i muri di Orban e Salvini, siamo convinti che anche questa volta la risposta di Milano si farà sentire”.

Per Luca Paladini, dei Sentinelli di Milano, “che la manifestazione del 30 settembre sia contro il governo è identificabile dalle adesioni che continuano ad arrivare: è una esigenza evidentemente molto sentita questa di scendere in piazza”. Paladini ha spiegato che dal palco parleranno persone vittime di veri e propri killeraggi mediatici, spesso istituisti direttamente dal Ministro dell’Interno, come Raffaele Ariano o don Biancalani di Pistoia. Ma interverranno anche quanti hanno subito violenze per il clima di intolleranza che si sta creando. Per Paladini “ha un valore che tre organizzazioni antifasciste, due con una lunga storia, e una più recente, abbiamo deciso di fare qualcosa di unitario e  ha un valore anche come segnale per il futuro del nostro Paese”. Il rappresentante dei Sentinelli ha spiegato che l’invito a scendere in piazza vestiti di rosso non nasce da un’operazione nostalgia, ma è la prosecuzione dell’iniziativa estiva di Libera contro l’emorragia di umanità. “Il rosso -ha ricordato Paladini-è anche il colore per di no alla violenza contro le donne, tema che sarà affrontato il 30 settembre in piazza Duomo”.

Per l’Aned, nel corso della conferenza stampa, ha parlato Giuliano Banfi spiegando come l’associazione dei sopravvissuto dai campi di concentramento e dai loro parenti è nata nel dopoguerra come associazione unitaria e questa manifestazione sorge proprio con questo spirito, “lo stesso – ha aggiunto Banfi – con cui è stata scritta la Costituzione italiana“. Banfi ha detto “il senso di questa iniziativa è segnalare che siamo preoccupati per la deriva cui stiamo assistendo, anche contro la nostra Costituzione che è fondata sull’antifascismo e non discrimina nessuno per alcuna ragione”. 

Ha chiuso la conferenza stampa, Enrico Nascimbeni, cronista vittima di un pestaggio fascista poche settimane fa e che sarà sul palco il 30 “Come giornalista – ha spiegato Nascimbeni – non dovrei essere da questa parte del palco, ma quel che mi è successo è una cosa molto grave. E non succedeva da circa 25 anni. I primi a darmi solidarietà sono stati Sentinelli e Anpi e grazie a questi tantissimi mi hanno scritto. Il caso non è ancora risolto, ma i Carabinieri stanno lavorando per trovare i responsabili. Io sarò sul palco anche in nome di mio papà, partigiano, che peraltro era nel mirino delle Brigate rosse” (la comparsa del volantini a Sesto San Giovanni è stato duramente condannati nel corso della conferenza stampa).

Ci vediamo il 30 settembre in piazza Duomo! Ma non solo: In contemporanea con la manifestazione milanese ci saranno infatti presidi, in maglietta rossa, a Londra, Parigi, Berlino e Catania. Chi non potrà materialmente partecipare potrà seguire la diretta su Radio Popolare, media partner della manifestazione.

Le adesioni

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